Non profit

5 per mille, i fatti e le promesse

Alla vigilia delle elezioni, ecco cosa promettono gli attori in campo sul tema della sussidiarietà fiscale. L'editoriale di VITA in edicola e tutte le novità sul 5 per mille 2008!

di Riccardo Bonacina

In edicola con VITA le ultime sul 5 per mille:

Sorpresa 2008: il 5 per mille premia l’Aga Khan Si tratta dell’ultimo “scherzo” della politica E’ nata la costituente del sociale Un “cantiere per il welfare” per ripensare il rapporto fra corpi sociali e istituzioni

Verso il 13 aprile: Cantiere Welfare

Una sezione di Vita.it in cui trovate raccolti un centinaio tra appelli e documenti che numerose organizzazioni e soggetti sociali hanno presentato ai diversi candidati premier in occasione delle prossime elezioni.

VITA in edicola: leggi il sommario completo!

A pagina 6 del numero di VITA in edicola potete leggere le ultime sul 5 per mille 2008 e sgranare gli occhi insieme a noi constatando l’ultimo scherzo della politica alla libertà di scelta dei cittadini-contribuenti e alla libertà di organizzazione dei soggetti sociali in questo Paese. Grazie al blitz del Milleproroghe e, bisogna pur dirlo, alla maggioranza di governo, si potrà destinare il 5 per mille anche allo Yacht Club Costa Smeralda, di proprietà dell’Aga Khan! I nostri lettori sanno di quali e quante trappole sia stato segnato il cammino di una norma che quasi 16 milioni di italiani hanno scelto di utilizzare. E sanno come le associazioni stiano ancora aspettando i soldi relativi alle dichiarazioni dei redditi 2006, alla faccia di ogni programmazione e impegno. Per lo Stato, così spesso vessatorio verso i contribuenti soprattutto se ?onesti?, continuano a non valere né regole né rispetto degli impegni. Poi non ci si lamenti se il non voto a queste elezioni arriverà a sfiorare il 20% (si attestò al 16% nelle elezioni del 2006). Elezioni che speriamo ci consegnino un Parlamento più deciso su temi come la sussidiarietà fiscale, così necessaria alla riforma del Paese. Le premesse sono buone. C’è un autorevole esponente della Sinistra Arcobaleno come il ministro della Solidarietà uscente, Paolo Ferrero, che nell’ultimo anno ha ben capito come una maggiore giustizia sociale non si riesca a perseguire solo attraverso la leva della tradizionale fiscalità che prima raccoglie e poi, tardi e male, distribuisce con indici di efficacia e di efficienza da depressione. La stabilizzazione del 5 per mille compare anche nel programma dell’Unione di Centro di Casini e Pezzotta, che hanno in più occasioni ribadito il loro impegno e sottolineato come «l?idea di affidare stabilmente e senza limiti ai cittadini la scelta di indicare a chi e a quali iniziative meritevoli destinare parte dei loro tributi assume una portata e una valenza più ampia di quella che, a prima vista, si potrebbe riconoscere a questa iniziativa. È con proposte come questa che si dà valore reale al principio di sussidiarietà orizzontale, altrimenti relegato tra le formule vuote e i principi senza sostanza». Walter Veltroni in un incontro con le organizzazioni del Forum del terzo settore a Bari ha ribadito «l’impegno a istituzionalizzare la norma del 5 per mille perché lo Stato deve favorire il più possibile un tessuto sociale che offre servizi perché la sussidiarietà è la chiave per tenere insieme una società moderna». Nel segno del 5 per mille, sempre in area Pd, anche l’inedito patto tra il teodem Luigi Bobba e la radicale Emma Bonino, che in un documento congiunto scrivono: «Rendere strutturale questa misura è una scelta di grande utilità sociale, un concreto sostegno al mondo della solidarietà, del volontariato e della ricerca medico-scientifica». Silvio Berlusconi, da parte sua, ha scelto il 5 per mille come uno dei leit motiv della campagna di annunci pubblicitari del Pdl sui quotidiani. L’annuncio recita così: «Rendere permanente il 5 per mille per la ricerca e il non profit». Aspettando che le promesse diventino, infine, realtà.

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