Non profit

Roma. Istituire il “Consiglio nazionale dei giovani”

Giovanieuropei.com, partito virtuale italiano, e vari deputati dell'Ulivo chiedono di "coinvolgere i giovani nei processi decisionali futuri" e presentano una proposta di legge

di Ettore Colombo

E’ stata presentata oggi nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati la prima proposta di legge d’iniziativa giovanile per la costituzione del “Consiglio nazionale dei giovani” un organismo consultivo delle nuove generazioni al servizio del Governo e delle istituzioni italiane. A coordinare il dibattito, in cui sono intervenuti Michele Cossa, del gruppo Misto e Giovanni Lolli, responsabile Welfare dei DS, è stato Matteo Costantini, presidente di Giovanieuropei.com, primo partito virtuale in Italia, secondo il quale “Accanto ai giovani che contestano il sistema a priori scendendo in piazza cominciano a emergere realtà organizzative di giovani che pur condividendo molte delle critiche avanzate dai no global, non condividono nessuno dei metodi che essi adottano”. “Ci sono giovani che scelgono di elaborare proposte costruttive all’interno dei canali istituzionali piuttosto che cadere nella deriva contestatrice. Forse fanno meno rumore, ma non per questo hanno meno da dire”. L’iniziativa si propone di garantire un maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni nei processi decisionali del Paese, in particolare nelle trattative che riguardano la riforma del mercato del lavoro, delle pensioni e della sanità “nella convinzione che tali decisioni non possano essere adottate senza ascoltare, seppure con un ruolo meramente consultivo, le persone su cui le riforme incideranno maggiormente (i giovani appunto)”. La proposta di Legge sulla Costituzione del Consiglio Nazionale dei giovani, sarà depositata la settimana prossima alla Camera da Chiara Moroni, in qualità di parlamentare più giovane della Repubblica (28 anni). A sostegno della proposta di legge, partirà nei primi di dicembre la campagna “1000 firme per i giovani” una raccolta di sottoscrizioni in tutta Italia. Le firme raccolte saranno consegnate al Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione.E’ stata presentata oggi nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati la prima proposta di legge d’iniziativa giovanile per la costituzione del “Consiglio nazionale dei giovani” un organismo consultivo delle nuove generazioni al servizio del Governo e delle istituzioni italiane. A coordinare il dibattito, in cui sono intervenuti Michele Cossa, del gruppo Misto e Giovanni Lolli, responsabile Welfare dei DS, e’ stato Matteo Costantini, presidente di Giovanieuropei.com, primo partito virtuale in Italia, secondo il quale “Accanto ai giovani che contestano il sistema a priori scendendo in piazza cominciano a emergere realtà organizzative di giovani che pur condividendo molte delle critiche avanzate dai no global, non condividono nessuno dei metodi che essi adottano”. “Ci sono giovani che scelgono di elaborare proposte costruttive all’interno dei canali istituzionali piuttosto che cadere nella deriva contestatrice. Forse fanno meno rumore, ma non per questo hanno meno da dire”. L’iniziativa si propone di garantire un maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni nei processi decisionali del Paese, in particolare nelle trattative che riguardano la riforma del mercato del lavoro, delle pensioni e della sanita’ “nella convinzione che tali decisioni non possano essere adottate senza ascoltare, seppure con un ruolo meramente consultivo, le persone su cui le riforme incideranno maggiormente (i giovani appunto)”. La proposta di Legge sulla Costituzione del Consiglio Nazionale dei giovani, sara’ depositata la settimana prossima alla Camera da Chiara Moroni, in qualita’ di parlamentare piu’ giovane della Repubblica (28 anni). A sostegno della proposta di legge, partira’ nei primi di dicembre la campagna “1000 firme per i giovani” una raccolta di sottoscrizioni in tutta Italia. Le firme raccolte saranno consegnate al Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione.


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