Formazione

Banche: le Popolari accelerano sulle riforme

Le popolari torni alla carica per la riforma dello statuto

di Redazione

L?Associazione Nazionale fra le Banche Popolari ha seguito con grande partecipazione e favore il meticoloso e proficuo lavoro di approfondimento compiuto dalla Commissione Finanze del Senato, diretto a rendere la normativa sulle Banche Popolari coerente con l?evoluzione del contesto operativo.

A tale proposito l?Associazione ribadisce di condividere:
– un consistente innalzamento del limite al possesso azionario, fino al doppio o al triplo di quella attuale, lasciando alla autonomia statutaria la fissazione entro tale massimale del limite ritenuto congruo;
– la previsione di un limite ancor più elevato per gli OICR e per i fondi pensione che partecipano al capitale sociale delle Popolari quotate;
– il proposito di accrescere la rappresentatività delle assemblee attraverso un più ampio ricorso alle deleghe, sempre peraltro nel limite massimo previsto dal Codice civile, fermo restando il comma 4 dell?art. 137 del Tuf;
– l?intento di garantire la presenza di almeno un esponente degli investitori istituzionali negli organi sociali delle Banche Popolari quotate, lasciando alla autonomia statutaria la determinazione delle modalità della relativa nomina da parte dell?assemblea.

Si sottolinea altresì come l?Associazione considera con favore la possibilità che l?autonomia statutaria possa introdurre regole volte a subordinare ad un possesso azionario minimo l?acquisizione e il mantenimento della qualità di socio.

Si ritiene quindi che, depurate da forzature, le distanze tra le ipotesi in campo, anche quelle emerse nel corso dell?audizione delle stesse Banche Popolari, non siano tali da precludere la ricerca ulteriore verso una riforma utile, possibile ed auspicabile che aggiorni senza snaturare la natura cooperativa e localistica delle Banche Popolari.


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