Cent’anni fa un italiano vinceva il Nobel per la Pace

Cent’anni fa, il 10 dicembre 1907, Ernesto Teodoro Moneta riceveva il Nobel per la Pace. Era il primo italiano a ricerverlo, ed è rimasto – tutt’ora – l’unico.
«Forse non è lontano il giorno in cui tutti i popoli, dimenticando gli antichi rancori, si riuniranno sotto la bandiera della fraternità universale e, cessando ogni disputa, coltiveranno tra loro relazioni assolutamente pacifiche, quali il commercio e le attività industriali, stringendo solidi legami. Noi aspettiamo quel giorno», diceva Moneta. Moneta nacque a Milano nel 1833 e morì nel 1918. Combattè nelle Cinque giornate di Milano, poi fu un garibaldino, ma disilluso dalla campagna del 1866, interruppe la promettente carriera militare per ritornare alla vita civile e divenne direttore del giornale milanese “Il Secolo”.
Durante gli ultimi anni del XIX secolo Moneta si dedicò alla raccolta di materiale per la sua opera Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX, che pubblicò in quattro volumi nel 1903, 1904, 1906, e 1910. Il primo volume contiene una puntuale descrizione dello sviluppo del movimento internazionale per la pace durante il corso del secolo. Nel 1890 cominciò a pubblicare un almanacco annuale chiamato L’Amico della pace. Nel 1895 Moneta divenne il rappresentante italiano nella Commissione del International Peace Bureau e nel 1887 partecipò alla fondazione dell’Unione Lombarda per la Pace e l’arbitrato internazionale e di molte altre organizzazioni, come la Società per la pace e la giustizia internazionale che durò dal 1887 al 1937. Nel 1906 programmò e costruì un Padiglione per la Pace alla Esposizione Internazionale di Milano, durante la quale condusse come Presidente il 15° Congresso Internazionale sulla Pace.

Oggi Milano lo ricorda e lo celebra. Alle ore 11.30, a Palazzo Marino, l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti promuove un incontro per ricordare il centenario della consegna del Premio Nobel per la Pace a Ernesto Teodoro Moneta. Partecipano all’incontro Franco Abruzzo, giornalista e docente di Diritto dell’informazione all’Università Iulm di Milano e all’Università Statale Milano-Bicocca, Arturo Colombo, professore Emerito di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Pavia, Giorgio Moneta Caglio, pronipote di Ernesto Teodoro Moneta, Claudio Ragaini, biografo.