Volontariato
Somalia: appello delle ong a Napolitano
Le ong italiane che operano nel Corno D'Africa richiamano l'attenzione sulla situazione umanitaria esistente in Somalia, dove gli sfollati hanno superato il milione.
di Redazione
Alcune ong italiane attive nel Corno d’Africa hanno inviato un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al premier Romano Prodi e ai presidenti di Camera e Senato, Fausto Bertinotti e Franco Marini, richiamando l’attenzione sul dramma umanitario che si sta consumando in Somalia. A riferirlo è l’aganzia Agi. Scopo dell’appello è “richiamare l’attenzione sulla situazione umanitaria esistente in Somalia, che si e’ venuta a creare in conseguenza della recrudescenza della guerra civile ormai in corso da oltre diciassette anni”.
I cooperanti sottolineano il pericolo di un allargamento dell’attuale conflitto tra esercito etiopico e milizie delle deposte Corti islamiche. “Con il peggiorare della situazione”, si legge nella nota, “le tensioni si sono estese alla vasta regione dell’Ogaden, in Etiopia, anche essa popolata da somali”. Oggi “tutti gli osservatori concordano nell’affermare che la situazione in Somalia e’ peggiore di quella del Darfur. Ma il Paese africano sembra non interessare ad alcuno, mentre potrebbe presto rappresentare un grave fattore di destabilizzazione dell’intera area, con imprevedibili conseguenze per tutti”.
Da quando e’ iniziata, la guerra civile ha causato decine di migliaia di morti, feriti, mutilati, orfani, oltre a centinaia di migliaia di sfollati interni e oltre un milione di rifugiati. Da quasi un anno a Mogadiscio, riferiscono le Ong, e’ in atto una “lenta agonia” della popolazione civile, inerme di fronte ai combattimenti e alle distruzioni che continuano senza tregua. Circa 500.000 persone di tutte le eta’ e condizioni sociali hanno dovuto lasciare le proprie case a Mogadiscio e cercare rifugio nella boscaglia. Gli sfollati alloggiano in ripari di fortuna o sotto gli alberi e dentro i cespugli, esposti alle intemperie, privi di acqua potabile, di servizi igienici e assistenza medica. Le organizzazioni umanitarie somale sono prive di mezzi e quelle internazionali si trovano nella impossibilita’ di portare soccorso alle vittime “dell’immane tragedia, impedite dalla mancanza di sicurezza e dai divieti imposti dalle entita’ armate che controllano le aree disastrate”.
Le ong chiedono al governo italiano di rafforzare l’iniziativa politica e diplomatica per la Somalia anche a livello europeo e internazionale, “affinche’ siano adottate con urgenza misure concrete ed efficaci per superare la gravissima situazione umanitaria e mandare avanti il processo di pace”. Tra i firmatari dell’appello: Forum Italia Somalia per la Pace e la Ricostruzione, Federazione delle comunita’ somale in Italia, Associazione Donne Somale, Associazione Centro Astalli, El Vagon Libre Onlus, Consiglio italiano per i rifugiati, Intersos, Cesv, Amisom- Amici della Somalia.
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