Già nel nome c?è tutto il programma: «Criss, in lingua rom, significa consigliere, una figura con autorità cui ci si rivolge in cerca di aiuto». Margareta Matache pensava che avrebbe aiutato solo le comunità, ma dei suoi consigli oggi approfitta perfino il governo. Trasformandoli in legge.
Vita: Quando è nata Criss e in che modo si occupa dei rom romeni?
Margareta Matache: Il principale compito della nostra ong, interamente gestita da rom e finanziata con donazioni provenienti dall?estero (Commissione europea e privati come Soros Foundation o Seed Trust Foundation), è informare e consigliare. Dal 2003, anno della nostra fondazione, però ci occupiamo anche di educazione, sanità e lobbying per i diritti della popolazione rom in tutto il Paese.
Vita: Quanti sono i rom romeni?
Matache: Dipende da come li si definisce. Il Consiglio d?Europa stabilisce che ogni individuo ha il diritto di definirsi parte di una minoranza etnica, e secondo questa accezione in Romania oggi vivono circa 500mila persone. Poi però c?è quella che chiamiamo etero-identificazione: il processo per cui sono gli altri a definirti parte di una minoranza, spesso solo in base ai tuoi vestiti. Secondo questa definizione i rom sarebbero molti di più.
Vita: Come difendete i loro diritti?
Matache: In questo momento, abbiamo dieci progetti in essere. I più importanti riguardano l?educazione: i licei e le università romene hanno alcuni posti riservati ai rom per legge e il nostro compito è informare le comunità di questa opportunità offrendo ai giovani le raccomandazioni necessarie per essere accettati. Poi continuiamo a seguire i ragazzi anche una volta entrati al liceo.
Vita: Qual è la situazione sanitaria?
Matache:Negli anni 90 molti medici si rifiutavano di accettare pazienti rom. Criss ha creato un sistema di mediatori sanitari, generalmente donne, che lavorano nelle comunità per consentire che tutti abbiano accesso all?assistenza. Il ministero della Salute ha fatto suo questo sistema e oggi il nostro compito è quello di formare i mediatori sanitari.
Vita: Quali altri ?fronti? avete aperti?
Matache: Per quattro anni abbiamo lavorato per combattere la segregazione dei bimbi rom nelle scuole. Nel 2007, finalmente, il governo ha emanato un ordine ministeriale che la proibisce e ora ne monitoriamo l?applicazione.
Vita: Esistono altre realtà sociali che si occupano dei rom?
Matache:Le ong che lavorano specificatamente sui rom sono circa 200. Molte di queste sono piccole e con pochi fondi, quelle veramente attive sono quindi appena una ventina, di cui cinque con sede a Bucarest.
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