Cultura

Due anni da ministro della Solidarietà sociale. Il bilancio di Ferrero con vita.it

Sull'immigrazione: «Possibile un nuovo decreto flussi prima del voto»

di Monica Marzano

Amareggiato per le cose lasciate a metà come la proposta di legge per il superamento della Bossi Fini e la chiusura del Fondo per i migranti con sentenza della Corte Costituzionale, ma soddisfatto per le risorse reperite per il Sociale e per l?attuale stato operativo del 5 per mille, il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero traccia un bilancio della sua attività incontrando al dicastero il settimanale Vita.

Decreto flussi e Immigrazione
?Prima o dopo il voto, c?è comunque la possibilità e il tempo di approvare il decreto flussi, regolarizzando 170mila immigrati, evitando di condannarli alla clandestinità?. Ferrero si appella al Presidente del Consiglio, Romano Prodi affinché acceleri l?iter per l?approvazione del decreto, mostrando un certo rammarico perché ?non essendo ancora stato chiuso il piano triennale non è stato possibile cambiare le cifre, rispetto allo scorso anno?.
Il responsabile della Solidarietà Sociale non usa mezzi termini nel condannare la sentenza della Corte Costituzionale che ha chiuso il fondo per migranti. ? E? una sentenza assurda che rifacendosi a un?interpretazione restrittiva del concetto di immigrazione limita il governo centrale all?esercizio di poteri di ordine pubblico e alla definizione dei flussi.
Ferrero promette al di là dell?esito delle votazioni di impegnarsi ?non solo per il superamento della legge Bossi Fini, ma lavorerò anche a livello di mobilitazione sociale, di sensibilizzazione dell?opinione pubblica, perché gli immigrati siano considerati una risorsa per il nostro Paese.

Cinque per mille
? A maggio saranno effettuati i primi pagamenti. Siamo in fase operativa. Circa 20mila associazioni si sono già messe in contatto con l?Agenzia per le Onlus per fornire tutte le informazioni per ottenere il pagamento. Per quanto riguarda la terza annualità e le difficoltà del 2007, occorrerà attendere ? presumibilmente la fine dell?anno- i dati definitivi per l?inclusione delle fondazioni culturali nel contributo del 5 per mille?.

Fondo di non autosufficienza
?Ho portato il Fondo a 300milioni di euro e considerato l?incremento di risorse, avevo proposto alle Regioni un decreto di riparto: un terzo delle risorse per l?abbattimento delle tariffe che pagano gli utenti e due terzi per aumentare la carta dei servizi, ma le Regioni non hanno accettato che la pura distribuzione senza vincolo di spesa. Ormai dopo la Riforma del Titolo V il potere del governo centrale è pari a zero?.


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