Formazione

Bangladesh: ITALIA AIUTA interviene a fianco di un network di organizzazioni locali

La gente teme l’assalto delle tigri

di Redazione

ITALIA AIUTA è all?opera nel Paese colpito dalla catastrofe con un network di 7 organizzazioni non governative locali, di cui l?Organizzazione Community Awareness Foundation è capofila. Le altre organizzazioni coinvolte sono Asmat Ali Khan Research Foundation, Bangladesh Human Rights and Rsources Development Society, Community Development & Advancement Committee, Patuakhali Development Organization (PDO), Prochesta Kallayan Shangstha (PKS) e Rural Development Organization (RDO).

Si tratta di interventi di prima emergenza nelle località di Patuakhali, Borghuha, Bagherat e Madaripur, che sono tra le realtà maggiormente colpite. Al momento la popolazione assistita si aggira sulle 10.000 unità; si sta però cercando di raggiungere ancora più persone, con particolare riferimento ai gruppi più deboli quali anziani, donne e bambini.

Uno dei problemi principali è la scarsità di ripari, in seguito alla distruzione delle abitazioni: la popolazione, che dorme a cielo aperto, teme ora l?assalto delle tigri.
Un altro grave problema è la mancanza di acqua potabile, con tutte le conseguenze sanitarie facilmente immaginabili; i cadaveri di animali ed essere umani hanno infatti contaminato l?acqua e si rischia il diffondersi di epidemie.

La prima fase dell?intervento, della durata di circa 10 giorni, si articola in:
-organizzazione di centri di raccolta e assistenza della popolazione, per offrire un riparo sicuro
-purificazione dell?acqua: tramite i due voli inviati da ITALIA AIUTA e Ministero per gli Affari Esteri, saranno messi a disposizione 2 unità di purificazione dell?acqua, 4 serbatoi d?acqua da 1000 litri l?uno, 600 taniche d?acqua da 10 litri l?uno)
-distribuzione di beni di prima necessità, tra cui 500 set da cucina per famiglie, 2000 coperte e 2400 metri quadrati di teli di plastica, 3 generatori di corrente elettrica
-Assistenza sanitaria d?urgenza, tramite l?allestimento di 15 tende polifunzionali utilizzabili come punti di primo soccorso e ambulatori da campo

La fase di post-emergenza riguarda l?allestimento di strutture sanitarie e scolastiche temporanee, in attesa della ricostruzione delle scuole e degli ospedali danneggiati o distrutti.

Infine, per arginare le ripercussioni della tragedia sull?economia del Paese, la terza fase dell?intervento sarà mirata alla ripresa delle attività generatrici di reddito per le famiglie – in particolare la pesca. Il ciclone SIDR ha infatti distrutto le imbarcazioni dei pescatori.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA