Cultura

Servizio civile, guida alla scrittura dei progetti

Bando2008. Entro fine mese la presentazione delle domande

di Redazione

Vita: Quali sono gli errori da non ripetere nella stesura di un progetto?
Cipriani: Nella passata edizione ci sono stati errori sistematici molto diffusi, che sono stati alla base dei risultati non proprio eccellenti di alcuni enti. In particolare sono state tre le aree critiche: gli operatori locali di progetto (olp), il tutor e la formazione.

Vita: Partiamo dagli operatori locali…
Cipriani: Il primo e più diffuso errore è stato quello dell?inserimento del medesimo operatore locale di progetto su più di una sede di attuazione del progetto. In molti casi gli stessi olp sono stati presentati da più di un ente e siccome ogni sede di attuazione di progetto ha un proprio codice identificativo, automaticamente si è determinata la sovrapposizione. Anche se nella norma non è chiaramente indicato il fatto che un olp non può svolgere la sua attività per più di un ente, tuttavia è chiaro che questa figura non può essere inserita su più di una sede di attuazione.

Vita: Capitolo tutor…
Cipriani: Rispetto ai tutor abbiamo registrato tre diverse tipologie di errori. Lo stesso tutor è stato indicato da più enti – a volte anche all?insaputa degli stessi – per cui, all?atto di assumere impegni in questo senso, consiglio di chiedere se la persona interessata abbia dato disponibilità anche per un altro ente. Inoltre è capitato che lo stesso tutor per conto del medesimo ente sia stato collocato in più province anche su progetti diversi. Ricordo che il controllo viene effettuato su tutti i progetti che interessano ogni singola provincia e che l?Ufficio ha gli strumenti tecnici per effettuare l?incrocio dei dati al fine di rilevare eventuali anomalie. Infine, lo stesso tutor è stato indicato su province diverse e su progetti di enti diversi. In questo senso il prontuario è chiaro: l?attività di tutor può essere svolta in una sola provincia e per un solo ente. Un principio che vale anche per il responsabile locale di ente accreditato (rlea).

Vita: Quali indicazioni si sente di dare, infine, sul versante della formazione?
Cipriani: I punti di riferimento sono contenuti nella circolare sulle «Linee guida per la formazione generale», i cui contenuti sono noti e inderogabili. A questo proposito voglio ricordare che occorre dichiarare a quante ore ammonta il corso di formazione generale che l?ente è tenuto ad effettuare, tenuto conto che lo stesso non può essere inferiore alle 30 ore e che, dalle 35 ore in su, il progetto è premiato con un punteggio maggiore nella valutazione. Attestarsi sul monte ore minimo richiesto dalla normativa, piuttosto che prevedere un corso più esteso, è una libera scelta dell?ente, effettuata in base ai propri standards organizzativi, qualitativi nonché economici.
Qualunque sia la scelta, resta fermo che il monte ore dichiarato vincola l?ente ad erogarlo e certificarlo entro 150 giorni dall?avvio del progetto. Ciò detto, nella prossima valutazione dei progetti, una volta rilevata la congruità del monte ore dichiarato, non si terrà conto di note aggiuntive in calce o specificazioni o postille altrove apposte, che individuino modalità di erogazione dei corsi di formazione generale in contrasto con le caratteristiche normativamente individuate e con il vincolo temporale prescritto.

Vita: Nel caso si verificassero errori, come si comporterà l?Ufficio nazionale?
Cipriani: La commissione da me nominata, nella sua totale autonomia, respingerà i progetti nel caso di carenza di informazioni sulla formazione generale, mentre per le figure professionali (olp, tutor ed rlea) boccerà le singole sedi in caso di progetti a rete, respingerà l?intero progetto nel caso di una singola sede di attuazione e respingerà l?intero progetto qualora l?errore interessi tutte le sedi. Su questo argomento voglio aggiungere che, da un lato, l?Ufficio non può chiedere all?ente di scegliere su quale sede far valere la figura professionale ?doppione? in quanto, trattandosi di una procedura concorsuale, non è prevista la partecipazione degli interessati durante la fase decisoria del procedimento: non è applicabile, cioè, l?art. 10 bis della legge n. 241/90, dall?altra non è possibile sostenere, come alcuni enti hanno fatto, che l?Ufficio doveva scegliere un progetto da approvare e respingere l?altro. Ricordo che due anni fa l?Ufficio ha operato in questo modo, ma la giustizia amministrativa gli ha dato torto. Quindi si tagliano o si respingono, a seconda dei casi, tutti i progetti interessati dall?anomalia. Infine, il fatto che le anomalie in questione non siano direttamente inserite tra quelle previste dal Prontuario che danno luogo alla bocciatura del progetto e che l?allegato 5 dello stesso Prontuario non preveda espressamente la bocciatura non deve trarre in inganno. La presenza dello stesso olp su due sedi di attuazione progetto, dello stesso tutor ed rlea su due province diverse rientra nei casi previsti al paragrafo 4.2, lettera c), rispettivamente n. 7, 8 e 9, laddove cioè l?Ufficio si trova nella impossibilità di riferire esattamente quelle figure alle sedi di attuazione di progetto.

Vita: Oltre a quelli a cui ha già accennato, avete riscontrato altri errori che possano comportare la bocciatura del progetto?
Cipriani: No. Ma c?è un aspetto che riguarda la compilazione dei curricula degli olp, dei tutor e degli rlea, che vale la pena chiarire. L?anno scorso abbiamo invitato gli enti a presentare i curricula secondo gli schemi allegati al Prontuario, ma il nostro appello non è servito a molto. I nostri valutatori saranno pure bravi, ma non arrivano a valutare ciò che non è scritto su un curriculum inviato e che resta nella testa del suo compilatore. Per il resto, spetta a noi l?interpretazione delle norme per l?attribuzione di un punteggio più alto o più basso.

Vita: Quali consigli si sente di dare agli enti che in questi giorni stanno redigendo i progetti?
Cipriani: Prestare maggiore attenzione nella redazione dei progetti, anche se ciò porta via del tempo prezioso che magari impedisce di presentare qualche progetto in più. Ricordo che la redazione del progetto va fatta sia inserendo nel sistema informatico tutte le notizie richieste sia compilando il formato cartaceo.

Vita: Non crede che, se gli enti dovessero seguire alla lettera questi suggerimenti, per voi diventerà ancora più problematico scegliere quali progetti finanziare?
Cipriani: Le indicazioni fin qui fornite non garantiscono nulla. Sono delle indicazioni di carattere generale che gli enti devono tenere presente nella redazione dei progetti, che va effettuata in relazione a quanto previsto dal Prontuario. Per il resto, noi faremo il nostro lavoro in tutta tranquillità, come del resto abbiamo fatto anche quest?anno, premiando i progetti migliori, coscienti che anche noi possiamo commettere degli errori. D?altra parte il risultato non brillante di alcuni enti testimonia il fatto che nel servizio civile non esistono aree protette. Tutti gli enti sanno che partono alla pari in quella che lo stesso Consiglio di Stato ha definito «una procedura comparativa».?

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