Non profit
Questo nostro giornale entra in una nuova era
Editoriale di Giuseppe Frangi e Riccardo Bonacina
F orse, scorrendo il numero di questa settimana, non vi accorgerete neppure dei piccoli cambiamenti che abbiamo apportato all?insegna di un di più di leggibilità e pulizia grafica. Eppure, dietro a questi piccoli cambiamenti, in redazione abbiamo davvero cambiato molto, anzi tutto.
Il numero che avete tra le mani è il primo numero di Vita che confezioniamo con un moderno sistema editoriale, così come succede in tutti i più importanti giornali. Ci siamo dotati di nuove tecnologie e di un sistema editoriale perché siamo diventati più grandi, noi che facciamo il giornale e voi che ci leggete. È una scommessa sulla nostra professionalità, e sui nostri lettori su carta e su web, perché il nuovo sistema renderà più semplice il dialogo tra i due mezzi e il travaso di contenuti e informazioni da una piattaforma all?altra.
La crescita della nostra professionalità e la dotazione di nuove tecnologie non avrebbe senso se non si rapportasse quotidianamente con la comunità di lettori e utenti. ll nostro lavoro ha infatti un solo obiettivo, quello di rappresentare e di far crescere la soggettività dei corpi sociali intermedi, offrendo opportunità di conoscenza, di condivisione di pensieri e di saperi, di informazione e mobilitazione alla parte di società che prova ad esercitare, nella responsabilità, i suoi diritti di cittadinanza. Insomma, cresciamo non per noi stessi ma perché quella parte di società che, da quando siamo nati, proviamo a raccontare e che non ha ancora diritto di rappresentazione sul palco dei grandi media, cresca ancor di più.
La produzione del magazine con un nuovo e aggiornatissimo sistema editoriale è solo uno snodo del cantiere tecnologico che abbiamo aperto dall?aprile scorso (telefonia digitale che renderà possibile un sistema di interviste in podcasting, server di posta elettronica per facilitare il dialogo con i lettori e le mobilitazioni via internet), l?inizio di una strada nuova su cui ci stiamo incamminando per spostare, ancor di più, il focus dalla produzione di un magazine settimanale alla produzione di informazione su piattaforme multimediali. Stiamo aprendo in questi giorni anche il cantiere per il nostro nuovo portale su cui presto vi interpelleremo con un veloce questionario.
Una strada che a noi richiede la capacità e la volontà di rimetterci in gioco e a voi un di più di dialogo con noi per suggerimenti e, nel caso, contestazioni.
Nelle scorse settimane abbiamo valorizzato il premier inglese Brown quando ha sottolineato come occorra uscire dall?era delle monadi individuali per riscoprire la dimensione comunitaria. Pensiamo sia una scommessa che riguarda anche noi, il nostro lavoro, il tentativo di sviluppare insieme a voi una solida e indipendente infrastruttura di informazione i cui protagonisti siano i soggetti stessi della società civile. È una sfida appassionante perché portata nel cuore di una società che sembra obbedire a modelli del tutto opposti. Ma è anche una società che ci mette a disposizione strumenti straordinari, per ribaltare di segno quello che oggi sembra scivolare sulla china di un individualismo senza sbocchi. Invece siamo qui tutti, noi e voi, per dimostrare che la vera innovazione è quella che si genera nella rete dei legami sociali, gli unici capaci di suscitare un di più di passione, di creatività e di intelligenza.
Cosa fa VITA?
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