Volontariato

Parmigiano Reggiano ogm free: c’è l’accordo

La Regione siglerà un'intesa mirata ad allontanare il benché minimo sospetto di contiguità con organismi geneticamente modificati

di Redazione

Mettere a punto un percorso di filiera in grado di garantire la disponibilita’ di mangimi garantiti non Ogm per l’alimentazione dei bovini da latte utilizzati per la produzione del Parmigiano Reggiano. Questo l’obiettivo dell’incontro tenusi ieri a Bologna tra Regione Emilia Romagna, produttori di cereali, di foraggio e di latte e le associazioni regionali agricole e cooperative del settore, al termine del quale la Regione ha proposta di siglare, entro la primavera 2008, un’intesa mirata ad allontanare il benche’ minimo sospetto di contiguita’ tra il formaggio piu’ noto d’Italia e gli organismi geneticamente modificati. “La riunione – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – ha evidenziato una pluralita’ di possibilita’ di approvvigionamento: dalla soia italiana coltivabile in regione e fuori regione, a quella d’importazione certificata Ogm free, dall’erba medica di alta qualita’ ad altre fonti proteiche, quali favino e pisello”. Su questa base, ha aggiunto Rabboni, “si puo’ evitare la dipendenza da fornitori monopolisti e determinare razioni alimentari ugualmente equilibrate ed economicamente sostenibili”. Un accordo di filiera, dunque, che “dovra’ essere scritto dalle imprese affinche’, ciascuno e tutti, trovino le giuste e necessarie convenienze” ha concluso l’assessore, assicurando che la Regione mettera’ a disposizione gli studi del Centro per le Ricerche animali (Crpa), oltre agli strumenti normativi che regolano gli accordi interprofessionali e le risorse economiche previste dal nuovo Programma regionale di sviluppo rurale.


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