Volontariato

Svolte etiche. L’operazione “Natal vero”. Il miracolo del pandoro

I tre grandi marchi che producono il dolce per la prima volta insieme. Grazie a una causa benefica.

di Daniela Verlicchi

Abracadabra. Scompare il marchio e resta l?offerta benefica. La magia del Natale ha colpito ancora. Ed è riuscita a mettere assieme tre colossi dell?industria dolciaria veronese (Bauli, Paluani e Melegatti), convincendoli a rinunciare al proprio marchio per aiutare il terzo settore veronese. Il 14, 15 e 16 dicembre in piazza Bra a Verona verranno distribuiti pandori in cambio di offerte a favore di 23 progetti di cooperazione avviati da altrettante realtà del non profit della provincia. L?operazione – una ?tre giorni? di conferenze, letture e attività per i più piccoli – s?intitola Natale vero e il Babbo Natale – dominus dell?iniziativa è Dimensione Etica, l?associazione che dal 2005 tenta di gettare un ponte tra profit e non profit. E stavolta ci è riuscita. Paluani, Bauli e Melegatti hanno accettato di destinare 11mila confezioni di pandoro a questa iniziativa. Ma hanno fatto di più, rinunciando a ciò che di più caro ha un?impresa: il marchio. I pandori distribuiti in piazza Bra saranno infatti marcati Natale vero: solo quando apriranno la confezione, i consumatori scopriranno se quello che stanno gustando è un prodotto Bauli, Paluani o Melegatti. Un colpo da maestro. E comunque l?unico modo per metter insieme tre competitor che, soprattutto nel periodo natalizio, non si guardano certo con affetto. «Non è stato semplice», conferma Enrico Albertini, segretario di Dimensione Etica, «oltre ai tre produttori di pandori abbiamo coinvolto 50 realtà tra sponsor e fornitori che ci hanno permesso di azzerare le spese e devolvere l?intero incasso agli enti benefici». L?obiettivo è dunque fare rete, sfruttando l?etichetta di Verona come «capitale del Natale». E se coinvolgere le aziende dolciarie non è stato semplice, rivela Albertini, «ancor meno è stato far collaborare le 23 ong veronesi». Ma cosa spinge aziende come Bauli, Paluani e Melegatti a giocarsi la «faccia», il marchio, per Natale vero? «Il fatto che sia un?iniziativa veronese», dice Gastone Caprini, amministratore delegato di Bauli, «il pandoro è un prodotto della città e quella del 14, 15 e 16 dicembre è una festa per Verona: non ci sembrava corretto monopolizzare l?iniziativa con un marchio». Melegatti la vive invece come una sfida: «Starà al consumatore riconoscere il nostro prodotto per la sua bontà», spiega Giuliomaria Turco, responsabile Ricerca e progetti sviluppo della società. «D?altra parte, ci mettiamo in gioco ogni giorno sugli scaffali dei supermercati, perché non dovremmo farlo per un?iniziativa come questa?». Gli scaffali del supermercato, appunto. E Il presidente di Paluani, Renato Tengattini ha una domanda: «Siamo proprio sicuri che mettere in vendita i nostri prodotti a prezzi irrisori nella grande distribuzione sia più qualificante che togliere il marchio e ?spendersi? in piazza Bra?». Per Bauli, Paluani e Melegatti no.

Per saperne di più: <a href="http://www.dimensioneetica.it">Dimensione Etica</a>


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA