Welfare

Nigeria: lo scontro tra due estremismi

Così Sergio d’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino sui tragici scontri in Nigeria per Miss Mondo. Intanto continuano gli scontri

di Redazione

I violenti scontri tra cristiani e musulmani continuano stamattina a Kaduna, in Nigeria, nonostante la decisione degli organizzatori di Miss Mondo di spostare il concorso da Abuja a Londra. Sergio D’Elia ha così commentato gli scontri. ?I fatti accaduti in Nigeria evidenziano l?incontro di due estremismi: quello degli abolizionisti duri e puri che chiedevano alle Miss di non andare in Nigeria perché lì vengono pronunciate condanne alla lapidazione per adulterio; dall?altro quello dei fanatici integralisti che le condanne le pronunciano e che non volevano che le Miss ?blasfeme? mettessero piede nel paese. Sul terreno sono rimasti dei morti e le forze democratiche del paese. Gli estremisti sono riusciti nell?intento di indebolire un Presidente ed un Governo che cercavano di mantenere viva una giovane democrazia che seguiva a trentenni di dittature militari e che ha cercato di governare con tolleranza le diverse posizioni, anche religiose, di un paese di 130 milioni di abitanti, per metà circa musulmani e per l?altra metà cristiani. E? stato criminalizzato un paese dove ci sono state sentenze di lapidazione ma nessuna pietra è stata mai scagliata in nome di quelle sentenze. Per questo ribadisco la critica a chi ha invitato al boicottaggio per colpire un Governo che voleva salvare tutti dalla lapidazione. Diverso sarebbe stato se preoccupazioni di ordine pubblico avessero motivato la richiesta di non andare in Nigeria. In vista delle prossime elezioni, ora probabilmente la prevarranno coloro che non volevano la ricandidatura di Obasanjo, ma quella di un musulmano. L?Europa e l?Occidente devono decidere se abbandonare la Nigeria al suo destino, rischiando di farla annegare nel mare del fondamentalismo islamico o se sostenere invece, cessando di essere ?dura e pura?, le forze democratiche del paese. In Nigeria ci sono recentemente stato e posso dire, per ora, che i musulmani nigeriani non sono talebani, che il loro è un islam politico, è l?islam dei poveri stati del Nord che chiedono al Governo centrale più fondi dalle royalties del petrolio. Sulla Nigeria l?Europa è stata miope e mentre, come in Spagna, riceveva con tutti gli onori il Presidente dell?Iran (dove sono state lapidate almeno 18 donne) a livello parlamentare chiedeva alle Miss di boicottare una manifestazione in un paese che non ha mai lapidato nessuno. La strategia di Nessuno tocchi Caino non cambia: continuiamo a batterci per la moratoria ONU delle esecuzioni capitali per la quale avevamo guadagnato il sostegno della Nigeria di Obasanjo. Vedremo se alla prossima Assemblea Generale dell?ONU prevarrà l?Europa dell?abolizionismo estremista ed ipocrita che abbiamo finora visto e conosciuto o se alle buone parole ed intenzioni seguiranno i fatti di un sostegno concreto affinché la risoluzione per la moratoria universale sia approvata.?


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