Formazione

Sanità: boom delle infezioni sessuali

Ogni ann in Italia circa 500 mila casi

di Gabriella Meroni

Herpes e Papillomavirus, ma anche gonorrea, clamidia e sifilide. Dopo il crollo di fine anni ’90, in Italia torna a crescere l’allarme infezioni sessualmente trasmesse: un’emergenza metropolitana che minaccia soprattutto i giovani e le donne. “Ogni anno, in base ai dati ricavati dal sistema di notifica delle malattie infettive, in Italia si registrano circa 500 mila casi. Per lo piu’ nelle grandi citta’, nel sesso femminile e nella fascia d’eta’ compresa fra i 20 e i 35 anni. Con un aumento della sifilide fra gli omosessuali maschi”. La fotografia arriva da Maria Grazia Pompa, della Direzione generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, intervenuta oggi all’universita’ degli Studi di Milano al convegno ‘Le infezioni sessualmente trasmesse: una realta’ sottostimata?’. Un quesito di fronte al quale l’esperta non ha dubbi: “Il quadro di cui disponiamo e’ con ogni probabilita’ sottostimato – spiega Pompa ai giornalisti – Sia perche’ si tratta di infezioni che possono ripresentarsi piu’ volte anche in uno stesso paziente, sia perche’ sono patologie molto delicate, per le quali molto spesso i cittadini non si rivolgono al servizio sanitario pubblico, bensi’ ai privati. Il loro timore e’ che ci possano essere violazioni della privacy, anche se si tratta di una paura ingiustificata, poiche’ per queste patologie la garanzia dell’anonimato e’ totale”, precisa. Il trend e’ comunque preoccupante: “Se alla fine degli anni ’90 abbiamo registrato un crollo di casi – ricorda la specialista – nell’ultima decade si segnala una netta ripresa. Non siamo ancora tornati a numeri degli anni ’70 e ’80, ma a un terzo dei dati di allora. E tuttavia la dimensione del problema e’ certamente aumentata”.


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