Non profit

Perugia-Assisi, la parola pace è scomoda

Torn la marcia, a tema i diritti

di Emanuela Citterio

La Perugia – Assisi è già iniziata. Il 15 settembre una marcia per la pace nelle baraccopoli di Nairobi, capitale del Kenya, ha segnato l?avvio simbolico della manifestazione che il 7 ottobre vedrà sfilare il cosiddetto ?popolo della pace? fra le due città dell?Umbria.

C?è tutto tranne voglia di polemica tra i promotori della Perugia – Assisi, in primis la Tavola della pace – composta da associazioni tra cui Acli, Beati i costruttori di pace, Arci, Lega Ambiente, Pax Christi – e il Coordinamento enti locali per la pace. Sotto lo slogan dell?edizione 2007 Tutti i diritti umani per tutti si sono radunate 623 associazioni non profit e 311 enti pubblici. A inizio estate un dibattito piuttosto acceso in verità c?è stato fra Flavio Lotti, coordinatore della Tavola, e Alex Zanotelli, che dalle colonne di Nigrizia ha accusato: la marcia rinuncia a mettere in evidenza la parola ?pace? perché è scomoda, parlare di diritti toglie dall?imbarazzo tanti politici.

«Una polemica nata da un malinteso», taglia corto Flavio Lotti, «la pace non è scomparsa». Sui manifesti, in effetti, la pace compare nel sottotitolo: «Marcia Perugia-Assisi. Per la pace e la giustizia promuoviamo insieme tutti i diritti umani per tutti». «Abbiamo voluto mettere l?accento sui diritti come via concreta per promuovere la pace, alla vigilia del sessantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti umani, che ricorre nel 2008», afferma il coordinatore della Tavola. «I politici? Non è interessante sapere chi verrà. La marcia è aperta, tutti possono partecipare», dice Francesco Cavalli, assessore alla Cultura di Riccione e vicepresidente del Coordinamento enti locali per la pace.

La Perugia – Assisi sarà preceduta, dall?1 al 7 ottobre, dalla Settimana per la pace, sette giorni di iniziative culturali, convegni e dibattiti che ruotano quest?anno attorno a tre temi: l?Africa, l?informazione e il disarmo nucleare. Al confronto con la politica sarà dedicato il 2 ottobre, quando rappresentanti di amministrazioni locali e associazioni andranno a Roma a incontrare Prodi, Patrizia Sentinelli e Fausto Bertinotti. Le associazioni ?verdi? vedranno il ministro dell?Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.
Regioni ed enti locali partecipano anche al progetto Adotta un popolo. «Ospiteremo i delegati internazionali della Settimana per la pace che partecipano all?assemblea dell?Onu dei Popoli che si svolge a Perugia il 5 e 6 di ottobre», spiega Irma Dioli, assessore alla Pace della Provincia di Milano». Si tratta di 130 rappresentanti di associazioni e amministrazioni di tutto il mondo impegnati sul fronte dei diritti umani. «Metà saranno africani», anticipa Cavalli. Sempre il 5 e 6, a Terni, si svolgerà l?Onu dei giovani, un evento che vede impegnati in particolare gli scout, che quest?anno festeggiano il centenario dalla loro fondazione.

C?è una campagna ad accompagnare la marcia: quella per il disarmo atomico, con la proposta di legge di iniziativa popolare «per un?Italia libera da armi nucleari», come spiega Lisa Clark di Beati i costruttori di pace. «In Italia ci sono 90 bombe atomiche Usa, 50 ad Aviano e 40 a Ghedi Torre: per il trattato di non proliferazione firmato dal nostro Paese nel 75 non dovrebbero esserci».


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