Cultura

Rom: nasce un tavolo tecnico fra Lombardia e Romania

La notizia dall'incontro odierno. Casa della carità apre invece uno sportello di formazione professionale a Slatina

di Sara De Carli

Nascerà un gruppo tecnico di lavoro con rappresentanti italiani e rumeni, di istituzioni e di associazioni di volontariato. È questo l’esito dell’incontro che si è tenuto oggi a Milano tra il prefetto Gian Valerio Lombradi, l’assessore della Provincia, Ezio Casati, e quello del Comune, Maiolina Mioioli da un lato e i sindaci di quattro comuni rumeni da cui provengono molti dei rom risiedenti a Milano. Si tratta dei comuni di Tintareni (città d’origine dei rom di via San Dionigi), Calopar (di quelli di Opera), Bals e Lipov (quelli di Triboniano). Insieme ai rappresenti delle istituzioni c’erano don Virginio Colmegna e don Massimo Mapelli, della Casa della Carità e alcuni rappresentati di associazioni romene che lavorano con i rom. Il tavolo elaborerà progetti sociali nel campo della formazione al lavoro e dell’educazione, da realizzare sia in Italia sia in Romania. I finanziamenti saranno in primis legati al Fondo sociale europeo, quindi i progetti dovranno rispondere ai bandi dell’Europa.

La Casa della carità, di suo, affiancherà questo tavolo con un sportello di formazione professionale e di avviamento al lavoro che aprirà a Slatina, nel sud della Romania, insieme alla associazione Apro Apele di Bucarest. Si tratta di una zona ricca di opportunità lavorative per la massiccia presenza di aziende italiane e di multinazionali, che chiedono però manodopera specializzata. Apro Apele, che in rumeno signfica Farsi prossimo, è nata a metà degli anni 90 all’interno di un gemellaggio fra Caritas, quando ancora don Virginio dirigeva la Caritas ambrosiana e – da noi – creava il consorzio Farsi prossimo.


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