Volontariato
Cittadella: il manifesto antisbandati raccoglie 41 adesioni
Tanti sono i Comuni che hanno aderito all'ordinanza emessa dal sindaco Bitonci, oggi indagato dalla procura di Padova per "abuso della funzione pubblica"
di Chiara Sirna
Il modello Cittadella convince una certa parte del Veneto, quella più sensibile al problema sicurezza. La manifestazione di ieri nel comune padovano apripista dell’ordinanza anti-sbandati e modello di sicurezza per altri 41 comuni del Veneto, ha segnato il successo del suo sindaco Massimo Bitonci.
Ne danno oggi ampia notizia “Il Mattino di Padova”, il Corriere Veneto e altri giornali locali. Tanti sono dunque i comuni che hanno aderito all’ordinanza emessa da Bitonci – oggi indagato per “abuso della funzione pubblica” dalla Procura di Padova – che stabiliva l’obbligo per gli stranieri di dimostrare, per ottenere la residenza, un tetto minimo di reddito di cinque mila euro, un alloggio e una fedina penale in regola.
Con una partecipazione di 4mila militanti di centrodestra, soprattutto leghisti, Cittadella, città già murata, si è trasformata nella roccaforte della protesta del Nord che chiede sicurezza al governo.
Alla manifestazione doveva essere presente lo stato maggiore della Lega, con Umberto Bossi a concludere il comizio, ma il Senatur ha dato forfait e ha lasciato il tutto in mano a Roberto Calderoli, che si è detto felice di essere a “Cittadello”. La mascolizzazione del comune è stata giustificata dall’esponente leghista nel “celodurismo” espresso dalla cittadina. Tra bandiere, stendardi leghisti e marciani, camionette di poliziotti, decine di pattuglie di carabinieri e vigili del fuoco, i simpatizzanti di Bitonci si sono accodati per firmare per il sindaco di Cittadella.
La rivolta dei sindaci contro le indagini avviate dalla Procura di Padova è stata benedetta dalla Lega Nord. Mario Borghezio ha fatto sapere di voler chiedere l’audizione dei sindaci a Strasburgo e che “presenterà una denuncia contro lo Stato italiano alla Corte europea”. Roberto Calderoli ha invitato i sindaci a “firmare l’ordinanza sotto le prefetture” così da scuotere i palazzi romani. L’attacco al potere giudiziario sferrato da Calderoli non ha però trovato apprezzamento da parte degli esponenti di Udc e An, presenti alla manifestazione, che non si sono sentiti in sintonia con l’attacco alle istituzioni. Anche il presidente della giunta regionale del Veneto Giancarlo Galan ha preso le dovute distanze da alcuni atteggiamenti non proprio ortodossi espressi dalla Lega. “Ribadisco la mia solidarietà ai sindaci che cercano di risolvere questioni legate alla sicurezza – ha puntualizzato il governatore – ma non condivido assolutamente espressioni intolleranti di tipo estremistico che incitano al razzismo. Il Veneto – ha ribadito Galan – è la regione con la migliore cultura dell’accoglienza e dell’integrazione”. Tuttavia l’assessore veneto alla sicurezza Massimo Giorgetti ha annunciato che il provvedimento anti-sbandati verrà portato oggi in giunta per una discussione, successivamente verrà inviato ai comuni veneti come “atto d’indirizzo”. Secondo l’assessore l’iniziativa di Cittadella per controllare l’immigrazione potrebbe diventare un prototipo da adottare in tutto il Veneto dopo avere apportato gli adeguati aggiustamenti.
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