Sostenibilità

Ambiente: Greenpeace, Legambiente e WWF lanciano l’allarme

Il Governo italiano-secondo le associazioni- si prepara ad approvare l'ennesimo condono climatico, concedendo ai grandi impianti industriali permessi a inquinare oltre i limiti previsti dal Protocoll

di Redazione

Dal 1 gennaio 2008 partira’ infatti il secondo periodo dell’Emission Trading, il sistema europeo di scambio che regola le emissioni di gas serra di alcuni settori industriali, tra cui quello energetico. A poche settimane dall’avvio di questa seconda fase, l’Italia secondo Greenpeace, Legambiente e WWF non ha ancora chiarito quale sia l’entita’ delle quote di emissioni che intende assegnare ai singoli impianti.

Le associazioni denunciano il pericolo che, ”sotto le pressioni dei grandi gruppi industriali, il Governo possa cadere in errore una seconda volta, concedendo sconti e incentivi alla produzione di energia elettrica da carbone. Nel maggio 2007 – ricordano – la Commissione Europea aveva chiesto all’Italia di ridurre il proprio piano di allocazione di 13,2 milioni di tonnellate e, a mesi di distanza, il Governo non ha ancora presentato un nuovo piano di allocazione per la seconda fase”. Nel luglio Greenpeace, Legambiente e WWF, in una lettera inviata ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, avevano proposto alcune soluzioni per recuperare le quote mancanti senza vanificare il principio fondamentale della direttiva ”chi inquina paga”. In particolare le associazioni chiedevano di fare ricadere sul carbone, il combustibile maggiormente responsabile dell’effetto serra, i tagli richiesti dalla Commissione. ”Oggi – avvertono – il Governo intende aggirare l’ostacolo con un trucco: anziche’ penalizzare gli impianti piu’ inquinanti, il taglio richiesto dalla Commissione verra’ raggiunto cancellando le quote destinate agli impianti che entreranno in funzione dopo il 2008 (la cosiddetta ”riserva”), quote che verranno acquistate in futuro attraverso soldi pubblici con un fondo apposito previsto dalla Legge Finanziaria”


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