Famiglia

Welfare a Napoli: revocata la sospensione dei servizi

Soddisfazione del Sam sull'accordo trovato ieri

di Sara De Carli

«Le azioni di questi mesi cominciano a dare frutti! Durante la manifestazione del Terzo Settore a Napoli, ieri, si è raggiunto l?accordo con il Comune, sottoscritto dall?assessore Riccio, che garantisce la risoluzione immediata dell?insolvenza e la realizzazione della nostra piattaforma, con l?impegno di Moxedano – presidente della Commissione Politiche Sociali – a controllare che il Comune si attenga all?accordo sottoscritto». Con queste parole il portavoce del Sam Campania, Cesare Romano, saluta la soluzione trovata da Palazzo San Giacomo per saldare i debiti accumulati nel 2006 e 2007 verso le strutture di accoglienza dei minori.

«L?incontro in Regione con l?assessore D?Amelio e i suoi dirigenti ha inoltre rafforzato la nostra piattaforma, sulla quale si lavorerà anche a livello regionale», prosegue Romano. Il Sam quidni ha revocato immediatamente, già nella serata di ieri, la sospensione del servizio di accoglienza al Comune di Napoli. «Rimane però lo stato di mobilitazione fino al completo raggiungimento, attraverso il lavoro dei prossimi tavoli tecnici, dei nostri obiettivi: stabilità dei pagamenti, convenzioni e adeguamento delle rette ai reali costi di gestione».

Il consigliere Franco Moxedano, presidente della Commissione politiche sociali del Comune di Napoli, si era dimesso il 9 novembre in segno di protesta per la situazione venutasi a creare. Il 16 novembre però le sue dimissioni sono state ritirate a seguito dell’impegno del Sindaco Iervolino a risolvere la situazione entro il 21. Oggi Moxedano dice a Vita che è importante restare per continuare a lavorare al miglioramento dei servizi sociali del Comune di Napoli. «Entro l’inizio del 2008 la Giunta approverà il piano triennale delle politiche sociali del comune. La mia commissione ci lavorerà senza tregua a partire da oggi». La discussione del piano sarà fatta, precisa Moxedano, «insieme al Terzo settore» e prevede anche delle audizioni di esponenti del TS. «Non escludo la possibilità di inserire emendamenti a seguito di questi colloqui», dice il consigliere.
Peccato però che il consigliere non ci dia una cifra precisa che intende portare a casa ad ogni costo: «Qualunque cifra è bassa, i servizi possono sempre migliorare e le esigenze sono sempre maggiori. È chiaro che serve un impegno anche del Governo, perché Napoli ha un tasso di povbertà in continuo aumento. Capisco che ci sono anche problemi economici, quindi il nostro obiettivo sarà, realisticamente, quello di rivedere dopo 10 anni i servizi offerti dal Comune, investire meglio i soldi che abbiamo e migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi».


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