Famiglia

Pollastrini: un forum permanente sulla violenza alle donne

Obiettivo: coinvolgere istituzioni, associazioni, enti locali e società civile per mettere a punto strategie per prevenire e contrastare ogni forma di molestie gravi

di Chiara Sirna

Un luogo di dialogo e confronto tra istituzioni, associazioni, enti locali e societa’ civile per mettere a punto strategie per prevenire e contrastare ogni forma di molestie gravi e di violenza contro le donne. E’ lo spirito e il compito del ”Forum permanente sulla violenza alle donne” ‘battezzato’ oggi dal ministro per le Pari Opportunita’, Barbara Pollastrini, alla vigilia della Giornata internazionale dell’Onu contro la violenza alle donne che ricorre domenica prossima.
L’iniziativa, e’ stata presentata questa mattina ad un’affollatissima assemblea di amministratori locali, parlamentari, centri antiviolenza, alla quale ha partecipato ‘inaspettatamente’, anche il premier Romano Prodi che ha portato la propria adesione e assicurato il proprio impegno. Il Forum, ha spiegato Pollastrini nel suo intervento in apertura dei lavori, vuole essere un ”luogo plurale di elaborazione e contaminazione reciproca” nella lotta contro la violenza, un modo per ”sperimentare forme inedite di partecipazione” cosi’ come accade in altre parti d’Europa dove si ”sperimenta nella medesima direzione. Il ministro, ribadendo la volonta’ di arrivare ad un Piano d’azione nazionale e, in particolare, all’istituzione dell’Osservatorio nazionale contro le molestie e la violenza, ha sottolineato come questi siano tutti ”nuovi strumenti” necessari a contrastare il dramma del fenomeno che in Italia, come in Europa, fa piu’ vittime delle malattie e degli incidenti stradali.
‘La violenza contro le donne – ha detto Pollastrini – non e’ rubricabile solo ed esclusivamente sotto la voce dell’ordine pubblico. Anche se e’ necessario colpire e punire con severita’ ogni reato contro le donne. E’ un dramma culturale e sociale che nasce dall’ansia di dominio proprietario sul corpo delle donne. Riconoscere cio’ vuol dire riproporre l’autonomia e la liberta’ della donne come condizione della dignita’ di tutti. E vuol dire saldare in un’unica lettura i capitoli della prevenzione, della formazione, dell’assistenza alle vittime e naturalmente della giusta e necessaria azione repressiva”.
Da qui, ha aggiunto Pollastrini, la necessita’ del Piano d’azione nazionale che permetta di coordinare in modo efficace ministeri competenti, campagne informative, formazione degli operatori, educazione alla prevenzione, Regioni, Enti Locali e Case delle Donne, per il quale la finanziaria 2008 destina 20 milioni di euro. Violenza contro le donne ma non solo. Secondo Pollastrini, infatti, non va sottovalutata, ”la crescita dei casi di omofobia e di nuove forme persecutorie per ragioni di razza, religione, eta’ e disabilita”’.
Pollastrini ha rivolto quindi un appello al parlamento affinche’ diventi presto legge il ddl contro la violenza, presentato lo scorso anno, dal quale la scorsa settimana in commissione giustizia alla camera e’ stata stralciata la parte sull’omofobia e lo stalking. Il progetto del piano e del forum, per il ministro, ha un obiettivo ”ambizioso. Vorrei dare vita ad uno strumento utile oggi ma anche tra 10 anni. A prescindere da chi allora avra’ la responsabilita’ che oggi e’ toccata a me”. Il piano ”dovra’ indicare la rotta ai governi, dare valori ai centri e alle associazioni, saperli riconoscere e insieme considerare come essenziale una rete pubblica di servizi alla persona”.
Ma critiche al progetto sono arrivate da associaizoni gay. Poco spazio all’omofobia e tutte quelle forme di violenza di cui sono oggetto gli omosessuali in in un clima di razzismo generalizzato in forte crescita: e’ la critica che alcune organizzazioni del settore hanno avanzato questa mattina al ministro per le Pari Opportunita’, Barbara Pollastrini, a margine dell’assemblea sul piano nazionale contro la violenza alle donne e per i diritti umani, nel corso della quale e’ stato varato il Forum Permanente contro le molestie e la violenza contro le donne e per orientamento sessuale. ”Sosteniamo l’azione del ministro e partecipiamo al forum permanente varato oggi – hanno precisato il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso ed Imma Battaglia di Digayproject – siamo consapevoli che la violenza alle donne e’ un realta’ importante, tant’e’ vero che aderiamo alla manifestazione del 24 novembre, ma oggi nel suo intervento il ministro ha appena sfiorato la questione dei lgbt”.
“Chiediamo una particolare attenzione – hanno aggiunto i due esponenti del movimento – soprattutto in questo periodo in cui il clima politico genera violenza razzista di cui siamo vittime. Sia la violenza contro le donne sia contro gli omosessuali devono essere affrontate con uguale forza. Dall’intervento del ministro oggi ci saremmo aspettati un passaggio piu’ importante per noi”.


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