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Fumo: ok direttiva Ue anti-tabacco

Vietato pubblicizzare marche di sigarette su giornali, radio e Internet. Addio anche ai distributori automatici di sigarette.

di Redazione

Vietato pubblicizzare marche di sigarette su giornali, radio e Internet. Ma non solo: addio anche ai distributori automatici di sigarette, anche se in tempi piu’ lunghi. L’Europa dichiara guerra al fumo. Il Parlamento di Strasburgo ha infatti approvato, in prima lettura, il nuovo progetto di direttiva europea destinato a inasprire la legislazione in materia. La nuova direttiva prevederebbe, infatti, anche il divieto di sponsorizzare eventi e manifestazioni di rilevanza internazionale con i marchi delle aziende produttrici di sigarette. La decisione di stringere il laccio al collo delle lobby del tabacco arriva dopo che, nel 1998 le limitazioni adottate dall’Unione erano state vanificate dalla Corte europea di giustizia, dopo un ricorso presentato dalla Germania. Bonn si era mossa spinta dalla lobby degli editori, preoccupata da un possibile calo dei guadagni. La direttiva anti-fumo dovra’ ora essere approvata dal Consiglio dei ministri dei Quindici. E se tutto filera’ liscio, potrebbe entrare in vigore nel 2005. La nuova proposta di legge non prevede divieti per la pubblicita’ indiretta, che usa il nome di una marca di sigarette per vendere altri prodotti, ne’ per l’utilizzo di cartelloni pubblicitari da parte delle aziende produttrici. L’unione europea ha deciso di fare le cose ‘alla grande’, anche per raggiungere i giovani e giovanissimi: un messaggio musicale, interpretato da pop star come Moby e Sophie Ellis Bextor sara’ trasmesso da 38 reti televisive in Europa. Per il commissario europeo alla Sanita’, David Byrne, ”un’armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia di fumo e’ quanto mai necessaria”. Un esempio sotto gli occhi di tutti: ”Pensiamo alla Formula 1 – spiega – e’ evidente che certe decisioni travalicano le frontiere dei singoli Stati. Guardate cosa e’ successo qualche settimana fa in Belgio – puntualizza – il paese con la legislazione piu’ severa in materia. La Federazione automobilistica internazionale ha deciso di annullare il Gran premio di Spa, perche’ teme di perdere gli incassi pubblicitari”


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