Sostenibilità

Farmaci da banco: stabili vendite, parafarmacie su

Aumento dello 0,4% nelle farmacie tradizionali, +2% invece negli spazi "alternativi"

di Gabriella Meroni

A quasi un anno e mezzo di distanza dall’entrata in vigore del decreto Bersani, che ha «aperto» alla vendita dei medicinali da automedicazione al di fuori della farmacia, il mercato degli Otc risulta sostanzialmente in stallo. Fra l’ottobre 2006 e lo stesso mese del 2007, le vendite al pubblico sono infatti aumentate dello 0,4%. Un risultato migliore rispetto allo scorso anno, quando si era registrato un calo del 4%, ma di certo non soddisfacente per l’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione (Anifa), che ha organizzato oggi a Roma un incontro sul tema in cui sono stati presentati gli ultimi dati del post-liberalizzazioni. Segnali di ripresa si registrano invece nei canali distributivi alternativi a quello tradizionale, che rappresentano il 4,3% del mercato: all’interno dei 1.200 fra ‘corner’ della grande distribuzione (159) e parafarmacie italiane (1049), la vendita di farmaci Otc e’ infatti “cresciuta dell’1,5-2% a volumi – ha detto Claudio Jommi, responsabile dell’Osservatorio farmaci del Cergas-Bocconi – anche si tratta di dati Nielsen, non ufficiali quanto quelli dell’Ims Health. E non sono ancora disponibili dati aggregati, che uniscano le due realta’ e diano un quadro generale della situazione”. Le categorie terapeutiche ‘regine’ di vendite sia in farmacia che nel ‘fuori canale’ rimangono quelle relative a tosse, raffreddore e affezioni respiratorie (30%), apparato digerente e intestino (20%), analgesici (19%).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA