Volontariato

Pensionati: al via il progetto di sindacato mondiale

Il progetto è fortemente sostenuto anche dal segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni

di Redazione

Un abbraccio mondiale per contrastare un capitalismo sempre più spregiudicato e sempre meno responsabile rispetto alle conseguenze sociali del suo agire. Un abbraccio fraterno verso i più deboli, coloro i quali pagano lo scotto di una globalizzazione sfrenata, volta ad aumentare i profitti e gli utili nella mani di pochi, senza redistribuire le ricchezze in maniera equa ed equilibrata.
Questo lo spirito che ha animato la missione, da poco conclusa in Argentina e in Uruguay, da parte della delegazione dei pensionati della Cisl, guidata dal segretario generale Raffaele Bonanni, dal segretario dei pensionati Antonio Uda, dal presidente del patronato Inas Giancarlo Panero e dal segretario generale della Ferpa (Federazione europea dei pensionati e delle persone anziane) Bruno Costantini.
Un anno dopo l’incontro con i responsabili sindacali dei pensionati in Brasile, prende dunque forma il progetto di un sindacato mondiale dei pensionati, che il segretario generale della FNP, Antonio Uda, si è impegnato a far nascere da qui ad un anno, con il sostegno della Cisl, del patronato Inas, che ha già numerose sedi in questi paesi, e delle altre federazioni sindacali dei pensionati italiane e sudamericane.
Un progetto ambizioso che si inserisce nel contesto della Confederazione internazionale dei sindacati (CSI), in cui sono già presenti le altre categorie sindacali, e che prevede in tempi brevi la nascita in Argentina, Uruguay e Cile di un sindacato dei pensionati in piena e totale autonomia, perché in quei paesi gli ex-lavoratori possano diventare artefici e protagonisti in prima persona delle loro fortune, nella difesa di diritti universalmente riconosciuti.
Una lotta di libertà e civiltà, come lo stesso Uda ha affermato all’apertura della conferenza sulla situazione previdenziale e sociale dei pensionati in Argentina, cui sono intervenuti, oltre ai massimi esponenti della delegazione Cisl, l’ambasciatore italiano Stefano Ronca e gli esponenti dei sindacati dei pensionati di Argentina, Uruguay, Cile, Brasile e Venezuela.
“Al di là delle differenze sociali, economiche e culturali – dice Uda – i problemi del sistema previdenziale sono spesso comuni in tutti i paesi del mondo e vanno affrontati con autorevolezza e coraggio. L’accordo che abbiamo firmato a luglio con il governo, e che ora è stato approvato all’interno della manovra finanziaria, è stato un primo grande passo per ridare dignità e potere contrattuale alla categoria dei pensionati e degli ex-lavoratori nel nostro paese e nel resto del mondo, se è vero come è vero che di 3.300.000 pensionati che ne hanno beneficiato una parte consistente è rappresentata da pensionati italiani all’estero. In Argentina infatti, su 50.000 pensionati 36.000 hanno beneficiato della cosiddetta quattordicesima, e in Uruguay 1.900 su 2.300. È una soddisfazione immensa difendere i diritti di tutti quegli italiani che per esigenze di lavoro hanno lasciato il nostro paese e sono emigrati all’estero – continua Uda – ed è proprio in questa direzione che si inserisce il progetto del sindacato mondiale, perchè in un’epoca in cui assistiamo alla globalizzazione dei mercati e dei profitti è necessario e doveroso in primo luogo globalizzare diritti e solidarietà, nel rispetto della dignità della persona umana.

Il progetto è fortemente sostenuto anche dal segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni, da sempre attento e vicino alle realtà dei paesi sudamericani. ‘Perché ‘ egli si è chiesto – un sindacato mondiale dei pensionati’ Innanzitutto perché il pensionato è un lavoratore, che ha guadagnato i suoi diritti attraverso i doveri. Noi italiani prosegue Bonanni – abbiamo una tradizione sindacale lunga e consolidata, che ha portato a raggiungere risultati importanti. Ma a livello internazionale il sindacalismo deve essere rafforzato e questo progetto prosegue la storica cooperazione della Cisl con il Sud America.
Un primo grande impegno che è stato confermato dal patronato Inas, in Un’azione sinergica con la Fnp, la Cisl, l’ambasciatore italiano e le altre federazioni sindacali dei pensionati, è stato quello nei confronti dei disagi e delle problematiche nate dall’affidamento da parte dell’Inps del servizio di pagamento delle pensioni alla banca argentina ITAU. Lo stesso ambasciatore italiano Ronca, durante un incontro con una ristretta parte della delegazione Cisl, si è soffermato sulle criticità e le difficoltà create da questo improvviso passaggio di gestione: la carenza di filiali della suddetta banca, che non è ancora in grado di garantire l’intera copertura del paese, costringe spesso i pensionati a lunghi viaggi per riscuotere la pensione, esponendoli a notevoli rischi; senza considerare le numerose segnalazioni relative ad elevati costi o tassi di cambio, applicati in violazione agli impegni assunti precedentemente da ITAÛ, e la complessiva disinformazione.


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