Formazione

Scuola: sempre più studenti non fanno religione

Picco dei disinteressati a Firenze

di Gabriella Meroni

Uno studente su quattro delle scuole secondarie italiane si avvale della facolta’ di non frequentare la lezione di religione. Il dato, confermato dalla Conferenza episcopale italiana che ha pubblicato recentemente un dossier al riguardo, viene oggi evidenziato dal quotidiano La Repubblica, che sottolinea come il fenomeno raggiunge picchi pericolosi al Nord, soprattutto nelle grandi citta’. Sono oltre 300 mila i ragazzi delle scuole superiori che disertano l’ora di religione, nel 2000-2001 erano 218.000, e centomila sono studenti delle scuole milanesi. A Firenze, continua il quotidiano, hanno preferito attivita’ alternative all’ora di religione il 58,78% del totole, a Bologna il 47% degli studenti e’ stato esentato e Torino, Venezia e Genova sono attestate sul 33%, mentre a Roma si viaggia sul 30%. In parte la fuga puo’ essere spiegata con l’aumento della presenza di stranieri in classe, scrive La Repubblica, ma anche sottraendo tutti gli alunni non italiani dal numero di quelli che ‘non si avvalgono’, il trend e’ comunque in crescita. Le classi semideserte durante l’ora di religione rappresentano uno spreco di risorse per la Pubblica Istruzione. “Se si riuscisse ad accorpare le classe svuotate – spiega al quotidiano il leader della Flc Cgil Federico Panini – eviteremmo un fenomeno di sovradimensionamento delle nomine dei professori di religione pari a 1.200 unita’, con un risparmio di 37 milioni di euro l’anno”.


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