Non profit

E il forum disse: «adesso basta»

Le associazioni scendono in piazza compatte per il 5 per mille, ma anche per fondo sociale, cooperazione, servizio civile. Vilma Mazzocco: «Non riusciranno a metterci da parte»

di Gabriella Meroni

L’avevano annunciato, e ora lo faranno: le associazioni aderenti al Forum del terzo settore scenderanno in piazza contro l?affossamento del 5 per mille e per una Finanziaria più corrispondente alle aspettative del mondo del non profit. La giornata di mobilitazione sarà il 27 novembre, quando si svolgerà un presidio permanente davanti a Montecitorio, dove è in discussione la legge di bilancio. A spiegare la genesi della decisione è una delle due portavoce del Forum, Vilma Mazzocco: «È stata una decisione condivisa, approvata dalla nostra assemblea generale di Cosenza lo scorso 27 ottobre e formalizzata dal coordinamento, che ha stabilito all?unanimità tempi, modi e slogan».
Si tratta – come sottolinea la Mazzocco – di una «presa di posizione forte» sui temi dello sviluppo e della sussidiarietà, e sul 5 per mille, uscito umiliato dal Senato per colpa del ?tettuccio? di soli 100 milioni di euro. Una decisione che si deve al governo, e contro la quale il Forum non intende fare sconti. «La vicenda 5 per mille ha fatto da detonatore», prosegue la Mazzocco, «perché in questo caso si è davvero superato ogni limite. Si tratta di uno strumento centrale di sussidiarietà fiscale, che riconosce nei fatti il valore aggiunto e moltiplicativo delle organizzazioni di terzo settore, quindi ha un significato politico e non solo economico». Chiare le richieste: il terzo settore vuole un 5 per mille permanente e senza tetto, che rispetti la volontà della maggioranza dei contribuenti italiani, e abbia tempi e procedure certi.

Il Forum inoltre con la manifestazione di fine mese intende catalizzare l?attenzione dell?esecutivo anche su altri temi: il finanziamento al fondo per le politiche sociali (si chiedono 2 miliardi) e a quello per la non autosufficienza (un miliardo); un sostegno adeguato, anche economico, al servizio civile; il mantenimento degli impegni già presi (0,7% del Pil entro il 2015) sull?aiuto pubblico allo sviluppo; il reddito minimo di inserimento; il rispetto del Protocollo di Kyoto. «Invitiamo tutte le associazioni aderenti al Forum, ma anche chi ha sottoscritto le petizioni sul 5 per mille promosse da Vita e dal Sole24Ore, a scendere in piazza con noi», conclude Vilma Mazzocco. «Per dirla con uno slogan, il Forum del terzo settore è una parte sociale, non è di parte, e rifiuta di essere messo da parte. Il 27 novembre il governo dovrà accorgersene».

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