Sostenibilità

Gbpep: nel 2030, alle bioenergie, il 20% del mercato

L'alternativa ai combustibili fossili

di Redazione

el 2030 i carburanti e combustibili di origine biologica non fossile, biomasse, potrebbero coprire il 20% della domanda globale di energia, arrivando al 30-40% nel 2060. In particolare, biocarburanti liquidi come il biodiesel o l'etanolo potrebbero soddisfare nel 2030 circa l'8% della domanda globale di combustibili liquidi, quattro volte superiore rispetto ai consumi attuali, pari a 36 milioni di tonnellate di petrolio equivalente contro gli 8 attuali. E' quanto emerge dal rapporto 'A review of the current state of bioenergy developmente in G8 5 countries' che e' stato presentato oggi al XXesimo World Energy Congress che si svolge a Roma fino al 15 novembre. Lo sviluppo delle bioenergie, ha sottolineato il presidente del Gbep e direttore generale del ministero dell'Ambiente, Corrado Clini, ''rappresenta la ricetta piu' immediata e disponibile per rispondere ad almeno cinque fattori principali: l'aumento del prezzo del petrolio; l'esigenza dei paesi importatori di greggio di ridurre, attraverso la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree di approvvigionamento, la dipendenza da un ristretto numero di paesi esportatori; l'opportunita' per le economie emergenze dei paesi tropicali di offrire sul mercato globale dell'energia biocombustibili liquidi economicamente competitivi con i combustibili fossili; la domanda crescente di energia nei paesi in via di sviluppo; l'impegno di riduzione delle emissioni di anidride carbonica per contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici''. Le bioenergie, ha aggiunto Clini, ''sono gia' un'alternativa concreta ai combustibili fossili e, allo stesso tempo, come dimostra l'esperienza del Brasile, possono essere il motivo per lo sviluppo delle aree piu' povere del pianeta. Ed e' qui che si inserisce il ruolo chiave della Global Bioenergy Partnership''.


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