Volontariato

Formazione: un corso per suore manager

Le religiose tornano sui banchi di scuola per restare al passo con i tempi

di Redazione

Ha preso il via la ‘Scuola pratica di teologia e diritto per la vita consacrata’, in corso alla Pontificia Universita’ Urbaniana, nella capitale. Ventiquattro lezioni, ogni mercoledi’ fino al 24 aprile, nel corso delle quali tante suore ma anche sacerdoti (per ora gli iscritti sono duecento ma il corso ha appena preso il via) riceveranno rudimenti di diritto, aggiornamenti sulla vita consacrata, persino delucidazioni sul voto di castita’.
“In effetti – spiega all’ADNKRONOS padre Eusebio Hernandez, tra i princiali esperti di vita consacrata – il diritto per le suore e’ una materia arida, ma e’ necessario che imparino i necessari rudimenti per sapersi districare nelle questioni che di volta in volta si presentano nell’Istituto di appartenenza. Puo’ accadere, ad esempio, che ci si debba occupare di un problema di dispensa dai voti o di questioni legate a dimissioni: ebbene, si deve sapere come comportarsi con le norme giuridiche, non si puo’ improvvisare”. Ecco allora le lezioni che padre Waldemar Barszcz, da novembre sino ad aprile, terra’ sul diritto degli Istituti religiosi. Nella scuola, che si propone di aggiornare religiosi e religiose, ci saranno anche sei lezioni sul voto di castita’.

“Anche se a volte si enfatizza sull’argomento – spiega uno degli insegnanti, padre Arnaldo Pigna, dell’ordine dei Carmelitani scalzi -, puo’ accadere che se la sessualita’ non viene concepita nella maniera giusta, con equilibrio, ma come una rinuncia al matrimonio, diventi un problema serio”.In sei lezioni, dunque, il sacerdote cerchera’ di spiegare ai religiosi e alle religiose che la castita’ “e’ un dono che arriva da Dio e che e’ necessario prendere coscienza di questo dono”. Un corso, quello appena partito all’Urbaniana, che risale agli anni ’50. “Ma all’epoca – spiega padre Hernandez – non era molto sentito. Pochi religiosi e religiose si mettevano in discussione. Oggi, invece, la necessita’ di aggiornarsi e’ piu’ che mai sentita”.

Le suore disposte a tornare a scuola per non rimanere indietro con i tempi provengono principalmente dai Paesi stranieri: particolarmente presenti le suore dell’India, dell’Africa, dei paesi asiatici, delle Filippine. “Tra i partecipanti ci sono anche parecchi giovani che vogliono confrontarsi e prepararsi anche per assumere responsabilita’ di governo nel proprio Istituto”, spiega l’artefice dello speciale corso. Al termine della scuola ci sara’ anche un esame. “E se le religiose o i religiosi che vi prendono parte non dimostreranno di avere studiato a sufficienza – avverte il padre organizzatore del corso – rischiano anche di essere respinti”. Sono 400 mila i sacerdoti nel mondo, e 900 mila le suore (in passato superavano il milione): un numero che dal Concilio Vaticano II si sta sensibilmente riducendo. “Da allora ad oggi – ha affermato il cardinale Franc Rode’, prefetto della Congregazione per la Vita Consacrata – il 40% ha abbandonato l’abito”. Qualche esempio: i Gesuiti, da 36 mila quali erano sono scesi a 20 mila. Anche le Figlie della Carita’ di San Vincenzo De Paoli hanno perso oltre 20 mila consorelle: in passato erano un esercito di 46 mila. “E’ la mondanita’ che ha invaso le comunita’ religiose e ha spinto parecchi presuli ad abbandonare la tonaca”. C’e’ pero’ una nota di speranza. La suggerisce questo corso al quale suore e sacerdoti prendono parte per emanciparsi, disposti anche a sobbarcarsi “mille chilometri a settimana per partecipare al corso”, conclude il padre Eusebio.


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