Cultura
Bregantini: “non ci sono manovre oscure dietro la mia nomina”
Lo ha detto oggi il neo Arcivescovo di Campobasso. "Il mio è un atto di obbedienza: porto con me quello che ho raccolto e lascio quello che ho seminato"
di Chiara Sirna
“Non ci sono giochi oscuri, nè della Massoneria o della `ndrangheta o del potere, o ricatti, invidie o gelosie. Capisco i toni appassionati di questi giorni ma tutto va riportato dentro i canali normali dell’obbedienza”.
L’ha detto Monsignor Giancarlo Maria Bregantini incontrando i giornalisti dopo la lettura della bolla papale. “Quando il vescovo Dini il 18 luglio ha chiesto congedo per raggiunti limiti di età, i vescovi di quella regione per la sua successione fecero il mio nome e così, il cardinale Giovanni Battista Re ha presentato al Papa la terna dei nomi e il Papa mi ha scelto”.
Il Neo Arcivescovo di Campobasso, resterà al suo posto, cioè alla guida della diocesi locrese, fino al 20 gennaio, quando prenderà possesso di quella della città molisana.
Durante il suo discorso Padre Giancarlo ha aggiunto: ”Porto con me quello che ho con voi e da voi imparato, e lascio a voi ciò che ho seminato”. ”Non e’ facile parlarvi – ha proseguito Bregantini rivolto ai numerosi fedeli presenti in cattedrale, ai sacerdoti e alle Consacrate – voi che siete il profumo della Locride. Sappiate che chi semina nelle lacrime raccoglierà nella gioia”. Successivamente, monsignor Bregantini, con forte emozione, ha reso noto ”il disegno misterioso del Signore per cui il Papa mi ha chiamato a Campobasso. Mi avete accolto come un figlio di questa sofferta e dignitosa terra – ha detto ai fedeli – e allo stesso tempo come Padre di consolazione e di speranza. Insieme abbiamo sofferto e gioito per i semi di speranza rilasciati lungo sassosi e insanguinati percorsi che adesso sono diventati giardino”.
Poi un ultimo passaggio sulla obbedienza: “Avrei potuto dire no al Santo Padre, ma se non avessi obbedito, cosa mi avrebbero potuto dire i tantissimi parroci che ho trasferito in questi 13 anni di mia permanenza nella diocesi di Locri-Gerace?. Chi obbedisce si santifica. L’obbedienza è principio di ogni virtù e crea sempre la pace”
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