Non profit

La parola all’Airc. Molise, quanto ci sei costato

La maratona Rai è arrivata nei giorni del terremoto. Risultato: meno 30 % rispetto al 2001 per la ricerca sul cancro. Parla Salomoni.

di Redazione

“Abbiamo pagato l?effetto Molise”. Sergio Salomoni non nasconde come l?emergenza terremoto abbia avuto un effetto negativo sulla raccolta fondi in favore della ricerca contro il cancro. Ma il suo giudizio sulla capacità di esprimere solidarietà degli italiani rimane positivo: «Il Molise è lì a dimostrarlo. Il grado di consapevolezza è aumentato in questi ultimi anni». A diminuire, invece, sono state le donazioni relative alla Giornata nazionale contro i tumori, celebrata il 10 novembre scorso e supportata da una maratona televisiva Rai. «I dati non sono ancora definitivi, ma siamo sotto di oltre il 30% rispetto a 12 mesi fa», chiarisce Salomoni. Anche se la Sisal, che ha gestito la campagna di raccolta fondi attraverso le giocate del Superenalotto e del Totip+, canta vittoria e fa sapere di avere raggiunto quota 327.664,50 euro, con un balzo del 71,2% rispetto al 2001. Vita: Salomoni, la Sisal si dice soddisfatta. Lei un po? meno… Sergio Salomoni: Nel 2001 raccogliemmo circa 9 miliardi di lire. Quest?anno, ma i dati non sono ancora definitivi, ci attesteremo intorno ai 3 milioni e 200mila euro. Si tratta quindi di cifre di una certa rilevanza, non c?è dubbio però che siamo capitati nel momento sbagliato. Vita: Nel momento sbagliato? Salomoni: Abbiamo pagato lo scotto del Molise. Le porto un esempio: i fondi raccolti per i terremotati tramite sms sono stati da record (oltre1,8 milioni di euro, ndr). Noi avevamo pensato alla stessa modalità per sostenere la ricerca sul cancro, ma è stato un flop. Non vorrei, però, essere frainteso: i molisani hanno vissuto una tragedia, cui gli italiani hanno dato una risposta bellissima. E noi siamo stati ben felici di rinunciare a qualcosa. Vita: Soddisfatto o no? Salomoni: Considerato tutto, penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Vita: E con la campagna ?L?ultima buona azione della Lira?, a che punto siete? Salomoni: Ormai abbiamo completato il 97% dei ritiri. Dopo di che incominceranno le operazioni di conteggio. Ma ci vorrà ancora qualche tempo. Vita: Diciamo gennaio? Salomoni: Farei febbraio. Nei contenitori c?è di tutto. Abbiamo trovato pezzi da 1 e 5 lire, ma anche tanti euro e addirittura assegni da 5 lire. Siamo in ritardo, ma ci aspettiamo un grande risultato che, però, non mi azzardo ancora a quantificare. Vita: Nel frattempo, la Finanziaria con l?articolo 35 bis introduce la deducibilità fiscale per le donazioni per la ricerca effettuate nei primi quattro mesi del 2003. Immagino sia un provvedimento molto positivo dal vostro punto di vista… Salomoni: La legge non è ancora stata approvata in via definitiva. Il legislatore certamente ha compiuto un primo e piccolo passo nella direzione giusta. Ma siamo solo all?inizio. Vita: Mi aspettavo maggior entusiasmo. Salomoni: Il fatto di limitare la deducibilità solo ai primi 4 mesi dell?anno prossimo ci creerà rilevanti problemi di gestione. In un anno noi raccogliamo circa 40 miliardi di euro di donazioni. Pensi all?ingorgo contabile se questa montagna di versamenti arrivasse contemporaneamente all?inizio dell?anno prossimo. Andremmo in tilt. Vita: Molte associazioni non profit, però, si lamentano perché il provvedimento riguarda solo la ricerca scientifica sulle malattie neoplastiche. Si sentono discriminate. Cosa ne pensa? Salomoni: Che le devo dire… Dal punto di vista dell?equità non è il massimo. È vero che il cancro è di gran lunga la malattia che ?pesa? di più nella nostra società. Non dimentico però chi è affetto da malattie rare, per esempio. Si tratta di poche persone contagiate da malattie terribili che non hanno alcuna visibilità. Bisogna sicuramente fare qualcosa anche per le realtà che assistono questi pazienti.

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