Formazione

Turchia: Ue, adesione vincolata alla libertà di espressione

Lo rivela il "Financial Times" citando il rapporto annuale sullo stato dei progressi di Ankara nel processo di avvicinamento all'Ue

di Redazione

La Turchia non potra’ accedere all’Unione europea fino a quando non avra’ apportato modifiche sostanziali all’articolo 301 del codice penale, lo stesso che definisce il reato di vilipendio allo stato turco e in base al quale il premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk venne incriminato. Lo riferisce il quotidiano britannico ‘Financial Times’, citando il rapporto annuale sullo stato dei progressi della Turchia nel processo di avvicinamento al ‘club’ comunitario che la Commissione europea pubblica oggi. In particolare, i servizi del commissario europeo all’Allargamento, il finlandese Olli Rehn, minacciano di non aprire un capitolo cruciale nei negoziati d’adesione con la Turchia, quello relativo al settore delle ‘Giustizia e dei diritti umani’, se Ankara non procedera’ alla modifica di questo contestatissimo articolo, che colpisce regolarmente scrittori, studenti e giornalisti accusati di aver “offeso l’identita’ turca”. Secondo ‘Ft’ la proposta di Rehn e’ gia’ stata comunicata alle singole capitali Ue e per diventare effettiva deve adesso ottenere il loro avvallo.

Piu’ in generale, il rapporto annuale di Bruxelles rinvia ”a tempi medi o lunghi” la prospettiva di ingresso nell’Unione e ribadisce le critiche ad Ankara sui diritti umani, sul rispetto dei diritti sindacali, delle minoranze religiose, dei curdi e delle donne, ma non si pronuncia sull’attuale crisi tra Turchia e Iraq. Sulla vicenda, infatti, Bruxelles si limita a osservare che “c’e’ stato un ulteriore aumento degli attacchi terroristi del Pkk, che e’ nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Ue”. Il rapporto dell’esecutivo Ue punta anche il dito contro il persistente rifiuto di Ankara di non aprire i propri porti e aeroporti a navi e aeroplani provenienti da Cipro.

Un rifiuto che gia’ nell’autunno dello scorso anno porto’ i Ventisette a congelare otto dei 35 capitoli negoziali necessari per l’ingresso del Paese nell’Unione. Intanto, il premier turco Recep Tayyip Erdogan, che questa mattina ha lasciato Washington, fara’ una tappa non prevista a Bruxelles prima di giungere questa notte in Italia per la sua visita ufficiale in programma domani e dopodomani. I negoziati per l’adesione di Ankara all’Unione europea si sono aperti il 3 ottobre del 2005 a Lussemburgo. L’ingresso e’ previsto in ogni caso non prima del 2015.


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