Cultura

Immigrati: Vescovi, no a esplusioni di massa

Grazie al decreto sulle esplusioni pubblicato oggi in Gazzetta e già operativo decine di sgomberi in corso

di Redazione

Il piano che prevede migliaia di espulsioni di cittadini comunitari per motivi di sicurezza “non risolvera’” l’emergenza criminalita’. Ne e’ convinto monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo emerito di Foggia, che sul monitoraggio dei romeni e dei rom scattato subito dopo la barbara uccisione di Giovanna Reggiani da parte di un rumeno, afferma all’ADNKRONOS che si e’ “al solito psicodramma italiano. Ma cosi’ non si risolve il problema”. A modo di vedere del presule, “il governo ha le sue colpe. Gli interventi verso gli immigrati sono stati alterni: il governo precedente ha cercato di chiudere, questo ha aperto ma si dovevano mettere regole precise prima”. Sul caso specifico della Romania, secondo monsignor Casale, “dovevamo applicare visti nel momento in cui la Romania e’ entrata a fare parte della Ue. Sapendo che i rumeni hanno subito l’oppressione violenta di Ceausescu. So per esperienza – sottolinea ancora l’arcivescovo emerito – che in Romania c’e’ una situazione di abbandono totale e su di noi si e’ precipitata la parte piu’ malata della situazione”. Da qui l’appello del vescovo emerito: “Vorrei e mi auguro che il governo non si fermi alla repressione. Anche perche’ nel caso dei romeni, che sono diventati cittadini comunitari, potrebbe aprirsi un problema al momento della cacciata. Non si dovrebbe cedere alla reazione del momento, ma sarebbe necessario dare una regolazione e una attenzione continua agli immigrati”.
Intanto, il prefetto di Roma Mosca, ha bussato alla porta di Ruini per chiedere aiuto nell’accoglienza degli “sgomberati”.

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