Volontariato

Fai: riaperto l’Oratrio di san Martino

"Luogo del cuore" con 2700 sostenitori, tra cui molti studenti di Imperia, è stato restaurato in collaborazione con Fai e Intesa san Paolo

di Redazione

L?appello lanciato dagli studenti è stato ascoltato e grazie al FAI e a Intesa Sanpaolo l?Oratorio di San Martino di Clavi tornerà a vivere.

Nel 2004 l?Oratorio e l?adiacente ponte romanico avevano suscitato una grande mobilitazione popolare stimolata dall?impegno degli studenti, in occasione della seconda edizione del censimento organizzato dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ?I Luoghi del Cuore?, tanto da raggiungere il settimo posto grazie alla segnalazione di 2.700 persone, rivelandosi uno dei monumenti più amati e bisognosi di recupero. Oggi, tre anni dopo, la gente può tornare a visitare e a vivere l?Oratorio abbandonato per anni per lo stato di degrado in cui versava. Una rinascita accolta con grande entusiasmo da chi si è caparbiamente battuto per il suo recupero.

Così è nata una vera e propria passione collettiva che la Delegazione FAI di Imperia, coordinando la comunità locale civile e religiosa, ha trasformato in un intervento concreto: dopo due anni di intenso lavoro, ha riportato infatti all?antico splendore il piccolo Oratorio, di proprietà della Diocesi Albenga-Imperia. A conclusione e coronamento del piano di recupero di questo importante complesso monumentale ed ambientale, da alcuni giorni sono iniziati i lavori di restauro dell?antico Ponte, adiacente l?oratorio, a cura dell?Amministrazione Provinciale di Imperia. Non è lontano il momento in cui tutto il complesso tornerà a disposizione della collettività.

L?appello degli studenti aveva subito interessato molte testate: ?I ragazzi del Liceo Classico De Amicis di Imperia hanno ?adottato? l?antico ponte di Clavi e il contiguo oratorio di San Martino, due pregevoli opere monumentali per le quali il tempo e più ancora l?incuria, impongono un?imponente azione di restauro. L?adozione del ponte che scavalca il Prino all?altezza di Clavi è stata accolta con grande favore dal Comitato per Torrazza e Clavi e dalla sezione imperiese dell?Istituto Internazionale di Studi Liguri.? Così scriveva Il Secolo XIX del 15 gennaio 2001.

?Adottare? un ponte era stata infatti l?importante iniziativa presa sin dal 2001 dai liceali di Imperia, per favorire il recupero del monumento romanico nella frazione Clavi e del vicino oratorio di S. Martino. Il ponte e l?oratorio poco noti e meritevoli di ben altro destino del desolante degrado in cui versavano, divenne così oggetto di studio, di conoscenza e perciò di tutela. L?interesse per il sito si ampliò, un?altra scuola si aggiunse, l?Istituto Tecnico G. Rufini, ed ecco come si spiegano le 2.700 segnalazioni giunte al FAI per il complesso situato nell?immediato entroterra ligure.

Grazie quindi all?intervento del FAI e al fondamentale contributo di Intesa Sanpaolo, con il sostegno dell?Unione Industriali Provincia di Imperia, oggi l?oratorio di San Martino torna a essere un punto di incontro e un simbolo di un?identità che affonda le sue radici nella storia e nella memoria della comunità.
L?antico Oratorio di San Martino è situato all?esterno dell?abitato di Clavi, antico borgo medievale sito nel fondovalle nei pressi della Chiesa di S. Giorgio di Torrazza. L?Oratorio è collocato sul lato orientale del torrente Prino, in prossimità dell?antico ponte romanico in pietra a schiena d?asino a due archi, risalente al XIII secolo, uno dei meglio conservati della zona. Non sono state recuperate notizie storiche certe riguardanti la datazione esatta del manufatto né il suo autore, ma si sa che fu costruito nel XII secolo ad opera dei Benedettini dell?Abbazia di San Martino al Monte di Albenga, allo scopo di ospitare all?occorrenza i pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa (si crede che fosse lungo una via periferica che conduceva a Santiago di Compostela).
La sua conformazione architettonica è analoga a quella di numerosi altri edifici religiosi locali come la Cappella di Santa Brigida, quella di Sant?Anna di Vasia, l?oratorio di San Salvatore a Pietrabruna, sorti come rifugio per i viandanti sui percorsi storici locali. Nel Seicento l?oratorio diventa autonomo con una propria amministrazione. Nel 1626 in un libro dei conti si parla di un?ancona (tavola sacra dipinta, di solito in legno di pioppo, sovrapposta all?altare) probabilmente raffigurante S.Martino ?per la quale sarebbero state pagate 20 lire di Genoa?. Alla fine del Settecento l?oratorio viene destinato a scuola pubblica nei giorni feriali. Nel 1872 l?oratorio viene ceduto allo Stato. Ma il tempo e l?incuria hanno rovinato sia il ponte che l?oratorio: il ponte dal 1998 presentava una crepa che ne minacciava la stabilità, tubi metallici lo attraversavano in lungo e in largo e la spalletta era pericolante e in parte già caduta. L?oratorio è stato raggiunto sul lato a monte da una frana scesa per le fasce dalla strada soprastante la collina.

Il recupero dell?Oratorio, con la sua restituzione alla collettività, è una buona notizia, che dimostra la sensibilità dei giovani e del mondo della scuola per il patrimonio artistico, uno spazio sentimentale da difendere, un luogo del cuore da proteggere.

Con il patrocinio della Provincia e del Comune di Imperia.
Si ringraziano inoltre: Diocesi di Albenga Imperia – Ufficio Beni Culturali; Parrocchia di San Giorgio, Torrazza, Imperia; Amministrazione provinciale di Imperia per l’intervento di restauro in atto del ponte di Clavi; Unione Industriali della provincia di Imperia per il contributo all’opera di restauro dell’oratorio di San Martino in Clavi; ?Comitato per il restauro del ponte di San Martino in Clavi di Imperia?; un grazie particolare all?Istituto Internazionale Studi Liguri sezione di Imperia per la collaborazione nel coinvolgimento degli istituti scolastici

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Il FAI ha lanciato il primo censimento de ?I Luoghi del Cuore? nel 2003 e ha avuto una risposta di circa 25mila italiani che hanno segnalato il proprio luogo del cuore: con il contributo di Intesa Sanpaolo si è riusciti a dar vita al Mulino di Baresi (Bg) oggi aperto al pubblico dopo l?acquisizione del FAI. Nel 2004, con la seconda edizione, il numero si è quadruplicato, arrivando a circa 100mila, grazie alla partnership di Intesa Sanpaolo, che ha messo a disposizione i propri sportelli in tutta Italia per le segnalazioni. Grazie a questo secondo censimento, oltre ai restauri per l?Oratorio di San Martino a Clavi (Im), si sta intervenendo su un altro bene scelto tra i primi dieci classificati: la chiesetta della SS. Trinità di Teregua Valfurva (So). In occasione della terza edizione del Censimento, sempre con la partnership di Intesa Sanpaolo, il FAI ha chiesto di votare luoghi di natura ed è arrivato a ottenere la risposta di 120.000 italiani che hanno scelto al primo posto il brolo del Monastero di S. Giacomo di Veglia (Tv).

Per maggiori informazioni: www.fondoambiente.it


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