Mondo

Costalli (MCL): boicottiamo le Olimpiadi di Pechino

Per il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori "un Paese dove la gente è uccisa e torturata non può ospitare una manifestazione che è sinonimo di amicizia e fratellanza"

di Paolo Manzo

?Non è possibile che proprio la Cina, dove si violano costantemente i più elementari diritti umani, sia il Paese prescelto per ospitare un evento di pace come le prossime Olimpiadi?, è quanto ha affermato oggi Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori. ?Un Paese dove i bambini sono costretti a lavorare come schiavi, dove il governo dà man forte a regimi totalitari cruenti e repressivi, come quello militare comunista della Birmania, un Paese dove è negata ogni libertà di culto, dove religiosi, cattolici e di altre confessioni, e laici, vengono uccisi e torturati nella generale indifferenza, non può essere il vessillo di una manifestazione che, storicamente, è sinonimo di amicizia e di fratellanza?. ?La mia idea è che dovremmo suscitare un grande movimento di popolo per boicottare le Olimpiadi di Pechino: unire le voci di tanta gente comune per evitare che la Cina assurga a luogo simbolo di pace. Celebrare le Olimpiadi a Pechino, oltretutto, significa portare nelle loro casse fiumi di denari che andrebbero ad alimentare ulteriormente regimi ostili e propensi alla guerra, alla repressione e alla violazione dei diritti e delle libertà umane?. ?Non basta scendere in piazza ed agitare bandiere e fiaccole per dirsi pacifisti: la vera pace esige profondo rispetto per ogni essere umano. Un pacifismo autentico, che non sia ideologico né di facciata, si snoda attraverso azioni e comportamenti che generano vera amicizia, e passa attraverso la negazione, a Paesi come la Cina, di riconoscimenti e allori che non le spettano?, ha concluso Costalli.


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