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Fecondazione assistita, Turco: potenziare offerta centri pubblici

La proposta del ministro della Salute nella relazione sulla legge 40 presentata oggi in Commissioni Affari Sociali della Camera.

di Chiara Sirna

Potenziare l’offerta di centri pubblici che effettuano tecniche di procreazione medicalmente assistita, attraverso la programmazione regionale, per arginare i costi dei trattamenti. E’ questa una delle osservazioni del ministro della Salute Livia Turco, contenute nella relazione alla legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, letta questo pomeriggio in Commissione Affari sociali della Camera, dove il ministro e’ stato chiamato a riferire.
“Il costo delle tecniche a totale carico delle donne e’ assai rilevante (il 37.5% dei cicli avviene nei centri privati) – dice Turco – e si configura come una possibile fonte di disuguaglianza, anche per la condizione spesso necessitata per le donne di rivolgersi ai centri privati”. Ma non solo: secondo quanto riferito dal ministro, “sono ancora molto pochi i centri che effettuano la criopreservazione degli ovociti, sebbene questa metodica possa rappresentare una possibilita’ di miglioramento delle tecniche. In questo senso vanno implementati progetti di ricerca specifici”.
Un altro nodo da sciogliere, emerso dalla relazione sull’attuazione della legge, riguarda poi la possibilita’ di conoscere il numero delle donne costrette a ripetere piu’ volte i cicli, dunque costrette a piu’ di una stimolazione ovarica per la produzione di ovociti. “Non esiste attualmente – ammette il ministro – la possibilita’ di conoscere il dato. Dato che e’ significativo, e che dovra’ essere considerato, per valutare il ‘peso’ delle tecniche sulla salute delle donne”.


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