Cultura

Corbellini: il comitato di bioetica non serve a niente

Nuova dura presa di posizione di Corbellini a margine di un confronto tra Cnb e l'inglese Hfea.

di Sara De Carli

“Il Comitato nazionale di bioetica (Cnb) non serve più a niente”. È lapidario il giudizio di Gilberto Corbellini, ordinario di Storia della medicina e della bioetica all’università La Sapienza di Roma, nonchè componente del Cnb. Corbellini, che è anche copresidente dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca è intervenuto questa mattina a Roma a un incontro organizzato per presentare in Italia le ricerche dello scienziato britannico Stephen Minger. Le dichiarazioni sono state raccolte dall’Adnk. La nuova critica di Corbellini al Cnb, dopo quelle che nei giorni scorsi hanno portato Casavola a decidere di rimuovere i sui tre vicepresidenti, è frutto del confronto tra quanto ha fatto in Gran Bretagna l’Hfea per spiegare ai cittadini cosa volevano fare i ricercatori e quanto invece fa – o per dirla con Corbellini “non fa” il Cnb in Italia.

«Il Comitato – incalza Corbellini – non risponde alle reali domande del Paese e alimenta solo controversie. Oggi fa notizia solo per le polemiche interne e perchè il suo presidente, Francesco Paolo
Casavola con un atto di rappresaglia ha sostituito i tre vicepresidenti perchè due di essi erano dalla parte di chi lo aveva criticato”. Corbellini ricorda che “già dieci anni fa ritenevo inutile questo organismo. basti pensare che il suo statuto è quello del 1989, anno della sua creazione. Poi sono stato convinto a entrarci per cambiarlo. Ma – conclude – ormai constato che il Cnb non serve proprio
più a nulla”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA