Famiglia

Internet: nasce STOP-IT.org, contro la pedofilia in rete

Iniziativa di Save the Children in occasione dell’anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Una “hotline” per segnalare siti e chat pedopornografici.

di Redazione

Prende il via STOP-IT, un progetto per la lotta contro lo sfruttamento e l?abuso sessuale dei minori su internet. Il progetto consiste nella realizzazione di un sito web (stop-it.org) al quale gli utenti potranno segnalare materiale pedo-pornografico individuato in rete. L?iniziativa si svilupperà in sinergia con la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Le segnalazioni ricevute dal personale specializzato di STOP-IT saranno infatti inoltrate all?autorità competente al fine di avviare le indagini necessarie, individuare il proprietario o l?autore del sito e rimuovere il materiale dalla Rete.   STOP-IT è il primo sito che lavora su scala globale  in rete con le hot-line di tutto il mondo attraverso  l?associazione internazionale  INHOPE. Questa partnership consente all?iniziativa di contrastare  la pedopornografia nel contesto di un?azione transnazionale certamente più adeguata per rispondere ad un fenomeno che si evolve su scala mondiale.   Infanzia minacciata Si calcola che attualmente ci siano in rete 70mila siti contenenti materiale pedo-pornografico, per un totale di 12 milioni di immagini. I minori coinvolti sono circa 2 milioni e mezzo (in tutte le fasce d?età da 0 a 18 anni). Ogni giorno navigano in Internet circa 25 milioni di bambini e si prevede che nel 2005 diventeranno oltre 44 milioni. Questi dati ci suggeriscono quanto sia importante intervenire al più presto per impedire che lo sfruttamento sessuale dei minori in Internet si diffonda ulteriormente.   La situazione in Italia Anche nel nostro Paese la situazione si presenta allarmante. Alla fine di settembre del 2001  erano stati denunciati 1.895 newsgroup italiani; 601 sono i veri e propri siti Internet italiani e 3.627 i siti che contengono evidente materiale di pedo-pornografia con riferimenti espliciti al territorio nazionale. In Italia il giro d?affari intorno alla pedo-pornografia fa registrare un fatturato annuo di oltre 11 miliardi di euro (21 milamiliardi di lire). Un sito pedofilo può guadagnare fino a 90mila euro al giorno (180 milioni di lire) attraverso la vendita di foto e video contenenti scene di sesso tra adulti e bambini. La legge 269 del 1998 intitolata ?Norme contro lo sfruttamento della prostituzione minorile, della pornografia minorile e del turismo sessuale a danno di minori, quali nuove forme di “riduzione in schiavitù?, permette di punire oltre a chi produce, distribuisce, pubblicizza materiale pedo-pornografico, anche chi lo detiene o lo scambia. Questo aspetto della legge è importantissimo perché colpisce la domanda del mercato sulla quale si fonda l?offerta di tale materiale.   Save the Children è fermamente convinta che sia possibile contrastare e prevenire l?abuso dei minori. ?Le istituzioni hanno il dovere di promuovere politiche che tutelino i diritti dei minori?, sostiene il Direttore di Save the Children Italia Angelo Simonazzi. ?E? però fondamentale costruire una base culturale che sostenga tali politiche. ?Segnalare materiale pedo-pornografico, con il quale un utente può venire casualmente in contatto, rappresenta una importante azione civile che contribuisce ad evitare abusi su altri bambini. In questo può essere sintetizzato il senso di STOP-IT? .   STOP-IT, un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell?ambito dell?Internet Action Plan, strategia dell?Unione Europea per la tutela dell?infanzia in rete, è realizzato in coordinamento con organizzazioni ed agenzie già impegnate nella lotta alla pedopornografia on line come ECPAT, Movimento consumatori, Consiglio Nazionale degli Utenti, ARCI e con significativi attori  del mercato di internet e della comunicazione come Tiscali, Internet Company Europea e Key Partner che ha aiutato per la comunicazione dell?iniziativa. Importante anche la relazione con l?associazione italiana degli internet provider (AIIP) che faciliterà la connessione di questa iniziativa no-profit con le responsabilità e il ruolo del mercato Internet.                


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