Non profit

Le proteste e le firme hanno convinto il governo

Un solo articolo della legge Finanziaria è dedicato al 5 per mille, ma basta a far esultare il non profit italiano

di Gabriella Meroni

Un solo articolo della legge Finanziaria è dedicato al 5 per mille, ma basta a far esultare il non profit italiano. L?articolo in questione è il 111, è lungo una riga e mezza, e recita così: «Al comma 1237 dell?art. 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole ?250 milioni di euro? sono sostituite dalle seguenti: ?400 milioni di euro?». Tradotto: si è alzato il tetto del 5 per mille 2007. Non sono caduti dunque nel vuoto le mobilitazioni (tra cui quella «permanente» decisa dal Comitato editoriale di Vita che con il sito alziamoiltetto.it ha raccolto oltre 10mila firme), gli appelli (come quelli del Forum del terzo settore), le interrogazioni parlamentari (su tutte quella presentata dai senatori della Margherita, Bobba e Ferrante): pare infatti che questa volta il Palazzo, pressato dal terzo settore, abbia finalmente dato ascolto alle richieste arrivate dal basso. Se il testo non verrà modificato, sarà quindi innalzato il tetto massimo di gettito fissato in 250 milioni che gravava sul 5 per mille versione 2007. Un tetto pesantissimo, visto che il risultato 2006 è stato di circa 400 milioni grazie al 60% dei contribuenti, e le prime stime 2007 parlavano di un?adesione vicina al 70%. Poi il 28 settembre il Consiglio dei ministri licenzia la bozza del decreto fiscale, e compaiono altri 150 milioni a integrazione del tetto. «Un testo ufficiale non c?è ancora», precisa Giorgio Benvenuto, «ma se la bozza fosse confermata si arriverebbe a un nuovo tetto che corrisponde più o meno al gettito 2006. Se fosse così, seppur inferiore al valore del 5 per mille del 2007, che io calcolo attorno ai 500 milioni, sarebbe comunque un passo importante, una maniglia cui ci possiamo aggrappare». Non è frenato da prudenza istituzionale il commento del professor Luca Antonini, costituzionalista e membro dell?Agenzia per le onlus: «È un?ottima cosa, un grosso passo in avanti», commenta.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA