Famiglia

Rom: chiesto un tavolo permanente

Si è tenuto nel week end il XXI convegno nazionale di Aizo

di Redazione

Si è tenuto nel week end, a Mira di Marco (Tn) il XXI Convegno Nazionale AIZO, Associazione Italiana Zingari Oggi. Il titolo? “Il diritto alla sicurezza deve essere garantito a tutti, Rom compresi”. La tematica proposta è di grande attualità in quanto più regioni del centro e nord Italia si trovano a dover far i conti con una popolazione romanì più numerosa e con la consapevolezza dell’insufficienza dei campi sosta. Ci si trova di fronte ad una svolta, con pochi strumenti per affrontarla. In molte amministrazioni pubbliche si è cercato di creare il vero ponte fra due culture che non si sono mai incontrate sul serio. «C?è però una volontà innovativa del popolo romanì e dei gagè: quella di usufruire di tutto il passato, legislativo e non, per costruire finalmente insieme, allo stesso tavolo e con diritto di parola per tutti, un futuro più giusto nel quale sia previsto prima di tutto il diritto di essere cittadino», scrive Aizo sul suo sito.

LA PRESIDENTE DELL’AIZO: IL GOVERNO SI STA IMPEGNANDO
Carla Osella, presidente nazionale dell’associazione ha fatto un intervento positivo: “Innanzitutto bisogna spezzare una lancia in favore dell’attuale Governo, che si sta impegnando attivamente su questo fronte – ha esordito -. Poi bisogna contare il sempre crescente peso che i rom e i sinti avranno con l’allargamento dell’Unione europea. Quindi è questo il momento giusto per lavorare, iniziando dal pensare che il diritto alla sicurezza debba essere garantito a tutti, rom compresi. E non si deve avere paura di dire che ci sono, anche tra questa gente, persone che vivono di illegalità: perché se si ha paura di dire questo, allora passa l’idea che la criminalità sia un aspetto della cultura rom, e non è assolutamente così”.

L’avvocato Olga Marotti, esperta dell’Unar, ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento diritti pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel corso del convegno ha elencato alcuni punti per l’integrazione effettiva dei Rom/Sinti: “Creazione di organismi appositi per contrastare la discriminazione; un piano efficace di inserimento abitativo e lavorativo; la garanzia della tutela linguistica; l’avvio di programmi scolastici mirati”. Ed ancora: “Incentivi all’auto-imprenditorialità, creazione di programmi scolastici per gli adulti rom e sinti analfabeti, perché solo dalla comunicazione possono partire l’integrazione e il dialogo. Servono inoltre interventi di carattere sanitario e una partecipazione più attiva alla vita sociale e politica da parte di rom e sinti”.

In chiusura del convegno è stato chiesto un tavolo permanente che grantisca il confronto.

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