“L’approvazione, in Commissione Giustizia del Senato, del disegno di legge in materia di cognome dei coniugi e dei figli, e’ un ottimo risultato. Il testo ha raccolto un ampio consenso e conferma molte delle disposizioni gia’ contenute nella proposta che avevo presentato a nome del Governo. Finalmente si abbandona l’ipocrita distinzione tra ‘figlio legittimo’ e ‘figlio naturale’ ma soprattutto si compie un passo importante verso il riconoscimento della piena parita’ tra coniugi e si fa uscire definitivamente dall’ombra il ruolo delle donne nella famiglia”. Lo afferma il ministro delle politiche per la Famiglia, Rosy Bindi. “Significativa anche la norma sul cognome dei figli nati fuori del matrimonio: elimina infatti le discriminazioni, rispetta i rapporti personali e soprattutto l’identita’ e la volonta’ dei figli anche se minorenni. Bene, infine, che la nuova disciplina si possa applicare, su richiesta, anche ai figli che secondo l’attuale normativa hanno solo il cognome paterno: e’ quello che ci chiede tanta gente, con lettere o email. Mi auguro e spero che le assemblee di Senato e Camera approvino questa riforma di civilta’ il piu’ rapidamente possibile”, conclude Bindi.
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