Formazione
Legacoopsociali, lascia Costanza Fanelli. Al suo posto Paola Menetti
Vicepresidente sarà Sergio D'Angelo
di Luca Zanfei
Cambio al vertice di Legacoopsociali. Costanza Fanelli lascia dopo quasi tre anni la presidenza di una delle maggiori associazioni di rappresentanza della cooperazione sociale. Al suo posto siederanno l?emiliana Paola Menetti e il campano Sergio D?Angelo, esponenti di spicco dell?impresa sociale legacoop. È la stessa Fanelli ha motivare il passaggio di consegna . ?E? una tappa che avevamo previsto già nel giorno della nascita di Legacoopsociali, consapevoli che avevamo non solo dato vita ad una associazione, ma aperto un processo nuovo e impegnativo che riguardava tanti piani e tanti livelli di impegno e di azione: politico, imprenditoriale, culturale,organizzativo – ha spiegato durante l?assemblea dei delegati svoltasi oggi a Roma – Una tappa che comprende anche la verifica circa la esigenza di un adeguamento e sviluppo del gruppo dirigente, nelle persone e nel tipo di composizione dell?organismo di Presidenza, anche ma non solo a partire dal fatto che avevo dato a suo tempo la mia disponibilità a coprire il ruolo di Presidente per un periodo non superiore a due anni?.
Per il futuro non c?è ancora nulla di definito, ma la Fanelli dovrebbe ricoprire un importante incarico nell?ambito welfare della Lega. Quanto ai prossimi dirigenti, invece, per la Menetti, già responsabile della Regione Emilia Romagna di Legacoop è pronta la poltrona di presidente, mentre all?attuale leader del Consorzio Gesco verranno affidate la vice presidenza e la funzione di coordinamento delle istanze politiche dell?Associazione. Si sposano, dunque, due modalità diverse di intendere la cooperazione. Più imprenditoriale quella della Menetti, legata all?esperienza delle cooperative emiliane, e decisamente orientata verso il dialogo politico, invece, quella di Sergio D?Angelo, che nel Mezzogiorno è riuscito a creare una rete strutturata di rapporti tra enti locali, cooperative e imprese private. La nuova ?diarchia? dovrà ora gestire una eredità importante. Un?associazione che dal 2005, anno della sua costituzione, ha coordinato l?attività di oltre 1700 cooperative sociali sparse in tutto il territorio nazionale. Vere e proprie imprese sociali che hanno inserito più di 8000 soggetti svantaggiati per un fatturato di circa 2.200 milioni di euro.
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