Formazione

Corea del Nord: dietrofront su armi nucleari

Pyongyang ha ritirato la dichiarazione con la quale aveva ammesso di avere armi nucleari, ma gli Usa ritengono che abbiano plutonio per 1 o 2 bombe nucleari

di Redazione

La Corea del Nord ritira la dichiarazione con la quale aveva per la prima volta ammesso ufficialmente di avere armi nucleari, confermando di fatto le divisioni interne alla leadership di Pyongyang sulla questione e i dubbi del governo di Seul, che aveva parlato di un errore di traduzione. La Central Radio di Pyongyang ha affermato oggi che la Corea del Nord ”ha il diritto di avere armi nucleari e altri potenti mezzi militari per affrontare le minacce nucleari degli imperialisti americani”, una frase gia’ utilizzata nelle settimane scorse, dopo che gli Stati Uniti avevano rivelato che Pyongyang aveva ammesso di aver continuato lo sviluppo di armi nucleari. Nella dichiarazione di ieri, la Radio di Pyongyang aveva affermato che il ”regno eremita” ”e’ riuscito a ottenere le armi nucleari…”. L’ammissione non aveva pero’ convinto il governo di Seul, che aveva parlato di un ‘misunderstanding’ causato da una vocale e sul quale la leadership nordcoreana, del resto, avrebbe giocato. Fonti del ministero sudcoreano della Riunificazione si erano infatti dette convinte che gli esperti di Seul addetti al monitoraggio della radio nordcoreana avessero tradotto male una frase della dichiarazione letta ieri da Radio Pyongyang. Secondo quelle fonti, l’espressione utilizzata dal ”regno eremita” sarebbe stata ”kajige tui-o-itta”, che significa ”abbiamo diritto di avere” (armi nucleari), e non ”kajige tui-o-otta”, che significa ”siamo riusciti a ottenere”. In piu’, si osserva a Seul, solitamente le dichiarazioni lette alla radio vengono seguite da un comunicato ufficiale, cosa che in questa occasione non e’ avvenuta. Il mese scorso, gli Stati Uniti avevano rivelato che nel corso di un incontro con l’assistente del segretario di Stato, James Kelly, le autorita’ nordcoreane avevano ammesso di aver continuato lo sviluppo di armi nucleari, in violazione dell’accordo del 1994 con Washington, con cui Pyongyang si impegnava a bloccare quel programma, in cambio di forniture di combustibile e della costruzione di due reattori ad acqua leggera a uso civile. Secondo l’amministrazione americana, il ”regno eremita” avrebbe plutonio sufficiente per costruire una o due bombe nucleari.


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