Welfare

Myanmar: Emma Bonino scrive a Aung Suu Kyi

«Lei non e' sola», scrive il ministro sul Corriere della Sera di oggi

di Gabriella Meroni

“Ho fiducia che una buona combinazione prodotta dall’azione nonviolenta interna e dalla pressione esterna delle organizzazioni regionali e multilaterali nonche’ dei paesi democratici, possa portare presto, finalmente, al ristabilimento della liberta’. Lei non e’ sola. I monaci birmani non sono soli”. E’ questo uno dei passaggi chiave della lettera aperta, pubblicata dal “Corriere della Sera”, del ministro del Commercio internazionale e delle Politiche europee, Emma Bonino, al premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, simbolo della difesa dei diritti umani e della lotta per la democrazia in Birmania. “Per noi radicali transnazionali, che in nome della nonviolenza gandhiana ci siamo sempre battuti per la promozione dei diritti umani e la democrazia in tutto il mondo, questa lotta nonviolenta -scrive Emma Bonino- e’ una prova straordinaria di un paese, di un popolo intero che chiede liberta’, giustizia, e che combatte senza armi per la propria rinascita. E’ una grande lezione che, su iniziativa dei testimoni piu’ autentici del buddismo nel Suo paese, il popolo birmano sta dando non solo al regime militare, ma al mondo intero”. “Cara Aung San Suu Kyi, ho ancora impressi nella memoria, dal nostro incontro di undici anni fa, quando Lei gia’ si trovava agli arresti domiciliari, la Sua forza e il Suo coraggio. Questa forza e questo coraggio -sottolinea Emma Bonino- sono esattamente cio’ di cui ha piu’ bisogno il popolo birmano”.


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