Famiglia

Papa Giovanni XXIII: la Moratti non pensi alle case chiuse

No dell'associazione a qualsiasi forma di legalizzazione della prostituzione

di Redazione

Nella conferenza nazionale sull?immigrazione terminata il 22 settembre a Firenze si e? parlato anche del difficile nodo sulla concessione di poteri ai sindaci anche per il contrasto alla prostituzione. Il riferimento a questo e alle dichiarazioni del sindaco di Milano, Letizia Moratti, nell?incontro tenuto martedi? scorso al Viminale, che ha parlato di intervenire sul problema prostituzione vietandola in strada, don Oreste Benzi, Presidente dell?Associazione Comunita? Papa Giovanni XXIII, ha rilasciato queste dichiarazioni:

L?esperienze pluriennale della nostra associazione dimostra concretamente che e? possibile liberare le ragazze dalle strade punendo i clienti in quanto sono colpevoli alla pari degli sfruttatori. E? un atto di giustizia vietare la prostituzione in quanto e? un male come afferma la convenzione dell?Onu del 1951 n. 317, che l?Italia ha fatto propria con la legge n. 1173 del 1966 entrata in vigore nel 1980. La stessa convenzione dichiara nell?art.1, comma 2 che “deve essere punito chiunque sfrutta la prostituzione di una persona anche se consenziente”. Nel pacchetto sicurezza che abbiamo proposto per risolvere il problema prostituzione chiediamo che anche il cliente venga dichiarato sfruttatore della prostituzione perchè usa per la propria soddisfazione sessuale il corpo di donne indotte alla prostituzione anche se consenzienti.

Secondo la Papa Giovanni XXII
– i sindaci devono emettere ordinanze che proibiscano l’utilizzo del suolo proprietà del demanio per consumare rapporti sessuali con donna o con travestiti, o con transessuali, bisessuali, transgender.
– i sindaci devono emettere ordinanze con cui vietano la sosta per contrattare il prezzo del rapporto o per invitare al rapporto sessuale. Le multe devono essere inviate a domicilio. Qualora queste ordinanze saranno inosservate si applicherà il codice penale articolo 650 inosservanza dei provvedimenti dell’autorità: chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a lire quattrocentomila.

“Che non venga neanche in mente di risolvere il problema vietando la prostituzione su strada aprendo le case chiuse o altre forme simili di legalizzazione”, dice don Benzi. “Come ha detto bene il presidente del consiglio, Romano Prodi, l’abolizione delle case chiuse e’ stato un atto di civiltà. Non dobbiamo tornare indietro”.

La stessa Olanda sta cambiando rotta, dice un comunicato della Papa Giovanni, infatti il sindaco di Amsterdam Charles Geets toglierà presto le vetrine a luci rosse trasformandole in normali negozi denunciando come dal 2000, anno del via alla legalizzazione, le cose sono cambiate posti di fronte ad episodi di sfruttamento ed a ogni genere di attività criminale.

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