Leggi

Sangue: in Consiglio dei ministri per una dimenticanza della Bonino

Ecco perché la revisione del dlg 191/2005 sul sangue è andata in Consiglio dei Ministri

di Sara De Carli

Il Consiglio dei Ministri appena conclusosi ha approvato uno schema di decreto legislativo proposto dal Ministro per le politiche europee, Bonino e dal Ministro della salute, Livia Turco (da inviare ai pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari) recante una nuova normativa di attuazione della direttiva 2002/98, che disciplina la raccolta ed il controllo del sangue umano, nonché la lavorazione, la conservazione e l?assegnazione dei componenti ematici destinati alle trasfusioni.
Incuriositi dall’ordine del giorno del CdM, siamo andati alla ricerca di informazioni, chiedendoci cosa mai di urgente avesse determinato a portare il dlg in Consiglio dei Ministri.
La direttiva europea è stata ratificata con il dlg 191/2005 il 19 agosto 2005, mentre il 21 ottobre dello stesso anno è stata approvata dal parlamento la legge 219, contenente la “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”. I due provvedimenti sono stati elaborati andando ognuno per la sua strada e così il risultato è stato quello di un disallineamento pesante fra dlg 191/2005 e legge 219/2005, a cominciare – banalmente – dalle sanzioni previste.
Nel corso del 2006 la Conferenza delle Regioni, le associazioni di volontariato e il Ministero della Salute avevano approntato un documento che ricomponeva il gap, ma per un disguido sono scaduti i tempi utili per utilizzare questo lavoro e cambiare il dlg. Sì: al Ministero per le Politiche europee si sono dimenticati di presentare le modifche al dlg entro un anno dalla ratifica della direttiva. Un anno di lavoro buttato e il gap che rimane.
Dopo un forte movimento di opione sollecitato in particolare dalle associazioni, si è cercata una strada per riproporre le modifiche. L’unica via era portare il testo del documento in Consiglio dei Ministri. E così è svelato l’arcano.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA