Cultura

Libano: salesiani, omicidio Ghanem colpisce cristiani e sunniti

Così il missionario salesiano Dani el Hayek dela casa di El Houssoun

di Redazione

“Tutti in Libano sanno che quello che e’ accaduto non ha nulla a che vedere con la religione. I cristiani non si sentono piu’ colpiti dei sunniti in questo momento, perche’ il problema e’ politico”. Lo ha detto don Dani el Hayek, missionario salesiano della Casa di El Houssoun, in provincia di Jbeil, 35 chilometri a nord di Beirut, contattato dalla Misna all’indomani dell’attentato che ha ucciso il deputato del partito ‘Kataeb’ (Falange) Antoine Ghanem e altre nove persone a Sin el-Fil, quartiere cristiano di Beirut. “I Libanesi lo sanno, questo paese e’ sempre stato terreno di scontro delle potenze estere – dice il missionario – il punto e’ che queste forze sono mutevoli e la chiave di lettura di quello che accade non e’ mai una sola”. Ghanem, compagno di partito dell’ex ministro dell’Industria Pierre Gemayel, anch’egli assassinato nel novembre scorso, era membro della maggioranza parlamentare antisiriana che da oggi, conta su soli tre voti in piu’ rispetto all’opposizione nel Parlamento composto da 128 deputati. A meno di una settimana dall’elezione di un nuovo presidente, e dalla prossima scadenza del mandato di Emile Lahoud, considerato un solido alleato del governo di Damasco, l’attentato infittisce le ombre che si agitano dietro le quinte della scena politica libanese.

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