Formazione

Pena di morte, la Polonia dice no alla giornata europea

Intanto il premier Romano Prodi chiede aiuto a 55 Premi Nobel

di Redazione

Il ministro della Giustizia del Portogallo, a cui è affidato in questo momento il turno della presidenza dell?Ue, ha annunciato alla stampa la decisione del Consiglio giustizia e affari interni secondo la quale l?Europa non avrà la propria giornata contro la pena di morte, prevista teoricamente per il 10 ottobre.

Sulla decisione, come ha dichiarato lo stesso rappresentante politico, avrebbe pesato negativamente il No espresso sull?argomento dalle autorità polacche, secondo le quali durante la giornata contro la pena di morte andrebbero ricordate anche le ?vittime? dell?aborto e dell?eutanasia.

Lo stop attuato fortemente dal Governo di Varsavia, secondo il Ministro per le Politiche Comunitarie Emma Bonino, dovrebbe accelerare ed agevolare l?impegno dell?Onu sull?argomento.

?Ho sempre detto ? ha precisato il Ministro – che non è necessario che si creasse una situazione di Ue contro tutti, ma che è più utile creare una coalizione di paesi rappresentativi?.

Oltre ad Emma Bonino, a livello internazionale, anche il premier Prodi ha deciso di darsi da fare per accelerare l?introduzione di una moratoria contro la pena di morte.

In vista della 62esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si terrà nei prossimi giorni a New York, il premier ha deciso di scrivere una lettera aperta a 55 Premi Nobel. Tra i destinatari figurano i Nobel per la Pace Dalai Lama, Mikhail Gorbachev, Desmond Tutu e Lech Walesa.

?L’Italia ? si legge nella nota – ha molto lavorato negli ultimi mesi per giungere a questo punto, sia a livello europeo che internazionale, e intende continuare a svolgere un ruolo propulsivo a New York per giungere al più presto all’approvazione della Risoluzione in Assemblea Generale. Proprio per prepararci al meglio a questa scadenza Italia e Portogallo promuovono a New York, il 28 settembre prossimo a margine dei lavori dell’Assemblea Generale, una riunione dei Ministri degli Esteri dei 95 paesi già firmatari nel dicembre scorso di una Dichiarazione sulla moratoria delle esecuzioni capitali e l’abolizione della pena di morte, riunione cui sono invitati anche altri Paesi delle Nazioni Unite potenziali sostenitori dell’iniziativa?.


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