Sostenibilità

Rifkin: «Italiani, puntate su sole, mare e vento»

La formula del noto economista americano, da ieri anche consulente grauito del Ministero dell'Ambiente sul clima e le politiche economiche innovative, per uncentivare l'uso delle energie rinnovabili

di Redazione

«Occorrono norme che portino le aziende di settore a creare energie rinnovabili. E non solo attraverso incentivi ma con vincoli precisi»: è la formula del nuovo consulente del ministero dell’Ambiente sul clima e le politiche economiche innovative: l’economista americano Jeremy Rifkin che ieri è andato a pranzo con il ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa. Lo rivela in un’intervista pubblicata oggi su La Stampa.

Per il noto economista, l’Italia deve sfruttae le sue richezze: «mare, sole e vento» per produre energia a basso costo ambientale. e lo ha detto a Paodoa Schioppa nel corso dell’incontro che hanno avuto ieri pomeriggio. Rifkin l’ha descritto come «un uomo riflessivo ed un ottimo ascoltatore, con una grande esperienza e grandi interessi». «Voleva capire – spiega Rifkin – come tradurre il prblema del cambio del clima e del maggiore costo dell’energia in un piano economico vantaggioso. Ha avuto la grazia di far parlare soprattuto me».

E sull’ipotesi di partecipare alla ricerca sull’energia nucleare lanciata da Bersani, dice: «Il nucleare è solo un sistema per mantenere il sistema energetico centralizzato nelle mani di pochi.E’ da anni che spendo il mio tempo in Italia e posso dire che la gran parte della classe dirigente di questo paese è contraria a questa soluzione».


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