Welfare

No Global: chi è Francesco Caruso

Settimana scorsa il suo richiamo al Social Forum perché prevalessero i toni pacati e le regole democratiche. L'imputazione della procura, sulla base della nuova legge antiterrorismo

di Redazione

Toni pacati ed anche un richiamo alle regole della democrazia: cosi’ si e’ presentato Francesco Caruso, leader dei Disobbedienti napoletani, nei giorni del Social Forum di Firenze. Nel corso della manifestazione contro la guerra, sabato scorso, al cronista che gli chiedeva un commento spiegava: ”E’ una bellissima manifestazione, chissa’ se cambiera’ qualcosa, io penso di no perche’ il governo fa finta di non vedere niente”; aggiungendo poi una frase sul rispetto per le regole democratiche: ”Bisognera’ aspettare il risultato delle urne”. Nei giorni del Forum ha condiviso le iniziative dei Disobbedienti, tra cui l’azione dimostrativa contro la multinazionale Caterpillar, una manifestazione conclusasi senza incidenti e durata in tutto una quindicina di minuti. I toni piu’ duri, il leader dei Disobbedienti napoletani, in occasione del meeting no global, li ha usati contro la Fallaci dopo l’articolo della giornalista-scrittrice comparso sul Corriere della Sera. ”Abitare per tanto tempo negli Usa – fu il suo commento – fa male, appiattisce lo spirito critico anche in chi, come la Fallaci, lo ha avuto in passato”. Francesco Caruso, leader del movimento campano dei no-global, ha 28 anni. Nato a Benevento, al termine degli studi liceali si iscrive alla Facolta’ di Scienze Politiche dell’Ateneo di Bologna ma si e’ laureato presso l’istituto universitario “Orientale” di Napoli. Avvicinatosi al movimento dei centri sociali e dell’antagonismo gia’ durante la sua permanenza nel capoluogo emiliano, a Napoli e’ entrato a far parte di Officina ’99, il centro sociale che ha sede in un ex capannone industriale della periferia di Gianturco. Francesco Caruso ha fatto del Laboratorio Okkupato Ska, un edificio abbandonato e occupato nel centro della citta’ accanto alla storica Piazza del Gesu’, il punto di riferimento del movimento no-global napoletano a partire dal 2000. In quel luogo fisico sono state pensate e organizzate tutte le provocazioni pacifiche e le occupazioni di facolta’ universitarie partenopee negli ultimi due anni. Proprio ieri Caruso aveva fatto una denuncia contro la Fiat. ” Termini Imerese chiude e a Pomigliano si fanno gli straordinari. Mentre chiude stabilimenti e licenzia migliaia di lavoratori la Fiat fino a domenica 10 novembre ha impegnato circa mille lavoratori in lavoro straordinario nello stabilimento di Pomigliano”. E’ quanto ha detto il leader dei no global napoletani Francesco Caruso il quale ha rilevato che ”bisogna alzare le barricate e difendere a denti stretti ogni singolo posto di lavoro messo in discussione dalla ristrutturazione neoliberista. No agli straordinari ,no ai licenziamenti”. Domani i no global parteciperanno alla manifestazione a Pomigliano con lo striscione”Contro precarieta’ e disoccupazione: reddito garantito per tutti” e picchetteranno i cancelli a partire dalle 4 di mattina. PS: Come fa notare Indymedia, il provvedimento intrapreso ai danni dei no global fa riferimento alla nuova legge sull’antiterrorismo. Procedimento giudiziario aperto dalla procura di Cosenza per l’articolo 270/bis [ 1 | 2 ], con l’imputazione di associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione.


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