Non profit

“Una scienza responsabile per un cibo sostenibile”, l’appello

Slow Food lancia questo appello nell'ambito della presentazione della Consultazione nazionale "Italia-Europa Liberi da ogm" svoltasi a Roma

di Redazione

Insieme all’impegno per la raccolta di tre milioni di firme sul referendum propositivo per la centralita’ del settore agroalimentare nel modello di sviluppo sostenibile in Italia, Slow Food sottolinea come la Coalizione sia altrettanto impegnata a coinvolgere studiosi e ricercatori di ogni disciplina.

All’appello “Una scienza responsabile per un cibo sostenibile”, disponibile sul sito www.liberidaogm.org, hanno gia’ aderito oltre 200 docenti e scienziati, italiani ma non solo. “Auspichiamo che questa iniziativa contribuisca a compattare il fronte della ricerca e della cultura che non si schiera a favore degli ogm – spiega inzia Scaffidi, direttore del CentroStudi Slow Food – offrendo una opportunita’ di diffusione capillare delle sue ragioni. La ricerca che si occupa e sostiene gli ogm e’ quasi sempre ricerca privata, che ha a disposizione ingenti fondi ma il cui obiettivo non e’ la produzione di sapere ma la produzione di prodotti destinati al mercato».

«Le ragioni dell’altro fronte sono troppo spesso relegate a ruoli marginali con accuse di passatismo e oscurantismo. La vera scienza invece e’ quella che dubita, che indaga davvero la natura per trovare in essa le soluzioni, anziche’ pretendere di sostituirvisi».

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