Volontariato

Allarme carovita: Coop, “nel 2008 inflazione al 5,2%”

La stima, relativa agli alimentari, è stata resa nota oggi nel corso del rapporto Coop 2007 "Consumi e distribuzione"

di Redazione

L’Italia rincorre la ripresa economica. Eppure si allarga il divario tra ricchi e poveri, mentre cresce il senso di esclusione sociale della popolazione. E’ un Paese a due facce quello visto attraverso le lenti dell’Osservatorio Coop Italia che ha presentato oggi a Milano il rapporto Coop 2007 “Consumi e distribuzione”. Da un lato c’è il miglioramento dei conti economici, dall’altra la percezione delle famiglie che si sentono sempre più povere. Anzi il 21% degli italiani si snte addirittura escluso dalla società (il dato più alto fra i paesi europei, più del doppio della media Ue25 pari al 9%).

E per il futuro non mancano le nubi. Nell’ultimo trimestre 2007 è previsto un rialzo del carovita del 2% sui prodotti alimentari , che si accentuerà nel corso del 2008 fino al 5,2%. Lo ha reso noto Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia. “Se non ci saranno interventi in grado di correggere la situazione – ha affermato Tassinari – le famiglie italiane dovranno tirare la cinghia”. L’impegno di Coop, fino alla fine dell’anno, è il blocco dei prezzi dei prodotti a marchio. Un’iniziativa, dal valore di 7 milioni di euro in investimenti, che sosterrà i consumi, ma che da solo non sarà sufficiente a fronteggiare la crisi dei mercati proveniente da oltreoceano e il forte rincaro delle materie prime. Questa è l’opinione di Aldo Soldi, presidente di Anc – Coop, che chiede al governo misure forti come “un pacchetto di sgravi fiscali per favorire i consumatori, proseguire nel percorso di liberalizzazione, interventi seri sulle tariffe dei servizi”.

“In un contento come quello delineato – ha poi aggiunto Aldo Soldi – si ribadisce l’importanza della cooperazione intesa come forza capace di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e al tempo stesso soggetto economico responsabile. Va in questa direzione anche l’ampliamento dell’offerta per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori calmierando i prezzi. “

Sul fronte delle strutture la Gdo cerca di adeguarsi: dal 2000 (entrata in vogore della riforma Bersani) al 2006 la crescita del settore è stata dell’8,8%, con il boom degli hard discount (+400 negli ultimi dodici mesi).


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